Alla Provincia di Latina, proseguono assunzioni e promozioni senza soluzione di continuità: sale di livello la nipote dell’ex mentore del Presidente Gerardo Stefanelli
Di un presidente così, che si dice da solo, tramite una nota inviata lo scorso 30 agosto, in riferimento alla Fondazione Latina 2032 (a cui la Provincia vorrebbe aderire), di avere una “leadership stefanelliana”, ormai siamo abituati. Dalle parti di Via Costa, la conduzione e gestione dell’ente da parte del Presidente Gerardo Stefanelli, politico di lungo corso, da qualche anno nell’Italia Viva di Matteo Renzi, è praticamente da Re Sole.
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Intendiamoci: dopo la legge Delrio – un pastrocchio che avrebbe dovuto eliminare le Province – gli enti provinciali italiani sono proprio costituiti in modo tale che il Presidente sia praticamente il sole, le stelle, la luna e la terra. Signore incontrastato della gestione dell’ente, senza opposizione e senza contrappesi. Basti pensare che non esistono più gli assessori e che i consiglieri provinciali sono ridotti a vidimare scelte prese dall’amministrazione. Senza contare che, in particolare, Stefanelli ha avuto e ha l’appoggio di tutto l’arco costituzionale, compresi i 5Stelle che lo votarono come Presidente. In teoria, ci sarebbero Fratelli d’Italia e la Lega a dover fare opposizione. L’hanno fatta quando c’era da accaparrarsi il cda di Acqualatina, ma per quanto riguarda le scelte dell’ente tutto si tiene e tutto va bene.
Nell’ultima infornata di assunzioni pre Ferragosto, ad essere ingaggiate a tempo indeterminato come funzionarie categoria D, previo concorso, sono state la consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Simona Mulé, e Michela Tiero, nipote del consigliere regionale e vice coordinatore nel Lazio del partito di Giorgia Meloni, Enrico “Fratone” Tiero, e figlia del presidente del consiglio comunale di Latina, Raimondo Tiero (anche lui in Fratelli d’Italia). Ad essere assunta, sempre a tempo indeterminato, previo concorso, la consigliera comunale di Terracina, Ilaria Marangoni, anche lei di Fratelli d’Italia. Insomma, il partito più forte e che dovrebbe fare opposizione non è che vede proprio male l’era stefanelliana. E, infatti, di parole della politica pontina (molto loquace con note di ogni genere e tipo) contrarie all’azione amministrativa di Stefanelli e rispetto ad alcuni casi imbarazzanti che lo circondano, nessuna parola, manco fossimo in in film muto di Buster Keaton.
Saranno solo coincidenze e casi strani che accadono in Via Costa, eppure in talune assunzioni e promozioni la radice di legami con la politica pontina comincia ad essere un refrain. Una di quelle canzoni evergreen che da sempre fanno da sfondo alla Provincia di Latina si è arricchita, recentemente, di due promozioni formiane.
A beneficiarne sono Giulia Forte, funzionaria amministrativa che coordina la sede decentrata della Provincia in Via Spaventola a Formia (assunta come dipendente nel 2008), con competenze per gli autovelox, e Marina Chiota, funzionaria con competenze per la Viabilità della Provincia di Latina (dipendente provinciale dal 2006).
Entrambe formiane venivano date vicine a Michele Forte, il fu sindaco e senatore di Formia, mentore di Gerardo Stefanelli, di cui era figlioccio politico. Addirittura, come si evince facilmente dal cognome, Giulia Forte è la nipote del compianto primo cittadino formiano, mentre l’architetto Chiota, dopo la sua vicinanza all’ex primo cittadino, avrebbe avuto simpatie per la Forza Italia di Giuseppe “Pino” Simeone, altro formiano doc ed ex consigliere regionale. Stefanelli ha sempre avuto alta considerazione in lei, tanto da affidarle il compito di occuparsi dell’Appia Regina Viarum.
Il defunto Michele Forte che tornava anche con l’ingresso in provincia della consigliera comunale di Latina, Simona Mulé, seguace dell’ex senatore formiano quando era in vita. Praticamente, un nome che, al di là dei diversi schieramenti politici attuali in cui militano i protagonisti di queste storie parallele di concorsi e assunzioni, unisce tutti, a cominciare da Gerardo Stefanelli. I bene informati spiegano che il sindaco di Minturno, in vita, avrebbe tradito politicamente Michele Forte, ma a giudicare dalle ultime assunzioni/promozioni, parrebbe che sia in atto una sorta di tributo postumo.
Per carità, tutti bravissimi e iper competenti fino a prova contraria. Per la cronaca, sia Giulia Forte che Marina Chiota, sono state promosse come Dirigenti tramite l’articolo 110 che consente al Presidente di nominarle di fatto e di diritto in maniera diretta, passando per la valutazione dei titoli e un colloquio a totale discrezione del Presidente stesso, in questo caso Gerardo Stefanelli. Ad accompagnare Stefanelli nel colloquio c’erano anche i dirigenti dell’Ente Ciro Ambrosino e Francesco Carissimo e il segretario generale Ferdinando Guarracino.
Dopodiché, il decreto di nomina da parte del Presidente Gerardo Stefanelli, firmato dal dirigente del settore risorse umane (Ciro Ambrosino che però non appone la firma con nome e cognome), risale al 20 agosto scorso, sebbene sia stato pubblicato solo di recente. La dottoressa Giulia Forte sarà la nuova Dirigente a tempo determinato per il settore “Affari Generali”, mentre l’architetto Marina Chiota diventa la Dirigente per il settore “Viabilità e Trasporti”. Entrambe, abituate a lavorare nella sede formiana, arriveranno a guadagnare circa 90mila euro all’anno.
E non si parli di amici favoriti dal Presidente. Anche perché lo stesso Stefanelli, nell’imperversare della querelle imbarazzante Boccia-Sangiuliano, che ha portato alle dimissioni dell’ormai ex Ministro della Cultura, ha detto la sua sui social: “Amichetti, amanti, parenti, figli, cognati, fidanzate, mogli, tesserati di lungo corso. Dall’amichettismo al familismo “allargato” (agli affetti stabili). Niente di nuovo, per carità non ci scandalizziamo; ma almeno risparmiateci il vittimismo de noantri”.
Gli amanti non si vedono, ma qualche amico si intravede.