COMITATO CIVICO DI CORI A DIFESA DELLE ORE NOTTURNE DEI PPI PONTINI

Il retro dell'edificio dell'ex ospedale di Cori

Il Comitato Civico per la difesa del Punto di Primo Intervento presso l’Ospedale di Comunità di Cori in un comunicato ha rincarato la dose somministrata nei giorni scorsi dal sindaco Mauro de Lillis nei confronti dall’ASL di Latina. Il Comunicato del primo cittadino tendeva a spostare sul piano politico, piuttosto che su quello tecnico, la decisione sulla conservazione o meno del servizio dei sette Punti di Primo Intervento durante le ore notturne (dalle 20.00 alle 8.00).

FUORI DALLE STATISTICHE

In attesa che il Direttore generale Giorgio Casati renda pubblici i dati di accesso nelle sette unità di emergenza e sciolga la riserva sul loro destino a partire dal 1° gennaio 2020, De Lillis e il Comitato, quest’ultimo nella persona del Presidente Massimo Silvi, sembrerebbero volersi smarcare dalle statistiche e puntare il dito sul merito della questione. Vale a dire l’apporto aggiuntivo in termini di qualità della salute offerto a qualsiasi utente, residente o turista, da parte delle piccole strutture sanitarie dislocate nei centri di medie dimensioni della Provincia.

DA CORI A MINTURNO PASSANDO PER PRIVERNO E SABAUDIA

Si pensi al PPI di Minturno, i cui dati sembrerebbero essere in continua ascesa e ad ogni modo superiori ai 20mila accessi annui. Si ricordi il servizio finora garantito anche nei confronti dei turisti soprattutto nei mesi estivi a Sabaudia, su cui si è più volte espresso il Presidente del relativo Comitato Franco Brugnola, e a Gaeta. Infine non si dimentichi come sia stato recentemente traslocato il PPI di Priverno dall’ormai anacronistico edificio localizzato nel centro storico alla nuova “Cittadella della Salute” in Via della Madonna delle Grazie (in pianura). Da qui un conseguente rilancio sia in termini qualitativi che quantitativi dell’unità di urgenza privernate.

Il nuovo Punto di Primo Intervento di Priverno in Via della Madonna delle Grazie 23. Chiusa invece la vecchia struttura localizzata nell’ex Ospedale Regina Elena.

GORETTI INCAPACE NELL’ASSOLVERE AI BISOGNI DI SALUTE DELLA PERIFERIA

Nel comunicato si riporta inoltre che in un contesto in cui le funzioni di emergenza versano in una condizione di assoluta precarietà (vedi la situazione disastrosa del DEA del Santa Maria Goretti) la chiusura, seppur solo per metà giornata, dei PPI, costituirebbe un grave vulnus al servizio sanitario delle realtà locali, sempre più pregiudicate e vessate.

GIUSTIZIA SOCIALE ED EQUILIBRIO CENTRO-PERIFERIA A RISCHIO

Sempre nel documento si afferma che il dimezzamento dell’orario di apertura metterebbe a rischio principi di giustizia sociale, di equilibrio tra le prestazioni nelle singole realtà, di disparità di trattamento tra la periferia e il centro. Di seguito: la questione della giustizia sociale non si muove più sul piano di scala tra ricchi e poveri, ma tra città e paesi, tra centro e realtà locali; se a Roma si è in grado di erogare servizi sanitari anche alle situazioni di disagio sociale, come è giusto che sia, in provincia si  rischia che il servizio non venga erogato più a nessuno.

L’APPELLO AL FRONTE COMUNE

Il Presidente Massimo Silvi ribadisce la necessità di mantenere aperto per l’intero arco della giornata (H 24) il Punto di Primo Intervento, che in una piccola realtà come Cori costituisce spesso l’unica ancora di salvezza nei confronti di situazioni sanitarie a rischio. Si invitano infine tutte le realtà locali con le relative istituzioni a fare fronte comune nei confronti della Asl, della Regione e del Ministero della Salute, per sostenere la battaglia di salvaguardia e tutela dei PPI, unici presidi sanitari rimasti sui territori.

Tommaso Conti, già sindaco di Cori per due consiliature

IL SILENZIO ASSORDANTE DELL’AVVOCATO

Forse per rispetto delle gerarchie interne al Comitato corese, rimangono da comprendere le ragioni per cui l’ex sindaco Tommaso Conti (2007-2017), soggetto attivo all’interno dell’organizzazione di Silvi, abbia preferito finora non rilasciare mai dichiarazioni pubbliche a difesa dei PPI. In una fase così delicata per il futuro della sanità di tutta la Provincia, un intervento dell’avvocato Conti (ex PD), notoriamente abituato a parlare su altri argomenti fuori dai denti e dai cerimoniali tipici della diplomazia, potrebbe servire ad accrescere l’attenzione dell’opinione pubblica attorno alla questione.



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