Palpeggiata dall’addetto alla sicurezza di un camping a Fondi: l’uomo è stato arrestato dagli agenti del Commissariato di Polizia
Assistito dall’avvocato Pietro Iannitti, il 57enne di origine pakistana, accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di un’adolescente di 14 anni, ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario. L’uomo, difeso anche dall’avvocato Giulio Mastrobattista, è finito agli arresti domiciliari dallo scorso sabato 17 agosto.
Ascoltato nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia stamani, 21 agosto, il 56enne ha negato di aver palpeggiato l’adolescente e non averlo mai potuto fare, in quanto, da musulmano, la giovane sarebbe come una figlia per lui: “Non l’ho toccata, ci ho solo parlato”, ha spiegato l’uomo. L’avvocato Iannitti ha chiesto la revoca dei domiciliari o in subordine una misura meno afflittiva. Il Gip si è riservato, in attesa di conoscere anche il parere della Procura di Latina.
L’uomo è accusato di aver afferrato la ragazzina di 14 anni, che si trovava in vacanza, in un camping a Fondi, per poi toccarle il seno, provando persino a baciarla in bocca. La ragazzina, di origine romana, sarebbe riuscita a divincolarsi e sotto choc avrebbe raccontato ai genitori i quali hanno sporto denuncia.
Successivamente, lo scorso 17 agosto i poliziotti del Commissariato di Fondi e della Polizia Ferroviaria di Roma hanno tratto in arresto il classe ’67, dando esecuzione all’ordinanza emessa il 14 agosto dal G.I.P. del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, con la quale è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari nei suoi confronti, poiché ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale, aggravato dalla minore età della vittima.
La vicenda ha origine lo scorso mese, quando una giovane di 14 anni raggiunge, come di consueto, l’amica coetanea e la sua famiglia presso un campeggio di Fondi, per trascorrere qualche giorno di vacanza al mare, in completa spensieratezza. Il 7 luglio, mentre entrambe erano sedute sulle sdraio del campeggio, sopraggiungeva l’uomo, che era stato regolarmente assunto con la mansione di guardiano notturno della struttura ricettiva.
Questi avrebbe dapprima importunato le ragazze con frasi inerenti la loro sfera sessuale, dopodiché avrebbe chiesto loro se fossero fidanzate e intrattenessero rapporti sessuali con i rispettivi partner. Afferrato un braccio della giovane ospite, le avrebbe palpeggiato il seno ed il sedere, cingendola ed impedendole di sottrarsi alla stretta, tentando di baciarla sulla bocca, il tutto sotto gli occhi atterriti dell’amica.
Riuscita a divincolarsi, terrorizzata, l’adoloscente faceva subito rientro con l’amica presso il proprio alloggio, raccontando l’accaduto a due addetti alla reception ed ai rispettivi genitori. Appreso quanto riferito, l’amministrazione del campeggio provvedeva immediatamente a sospendere dal lavoro l’uomo indicato dalle giovani come l’autore della violenza.
Sporta denuncia dell’accaduto presso l’Ufficio della Polfer di Roma, è stata informata l’Autorità Giudiziaria competente ed avviate le indagini del caso. Queste culminavano nel provvedimento cautelare adottato, invocato dalla Procura della Repubblica di Latina e condiviso dal G.I.P., il quale, nella sua ordinanza restrittiva, valutava particolarmente gravi i fatti oggetto di denuncia, tenuto conto sia della minore età della parte offesa, nonché della condotta complessiva assunta dall’indagato che, approfittando del suo ruolo di guardiano notturno, si era avvicinato alla vittima, incurante della presenza dell’amica, vincendo le sue resistenze fisiche e realizzando le proprie azioni criminali.
L’uomo, alle prime ore di sabato 17 agosto, è stato rintracciato in un’azienda locale dove aveva trovato lavoro ed informato ai sensi di legge del procedimento su di lui pendente, assicurato agli arresti domiciliari presso la propria abitazione di Fondi.