Rapina, evasione, violenza, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali: queste le accuse a carico di due uomini a Latina
Nel corso del pomeriggio di ieri, 11 agosto, a Latina, i Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per i reati di rapina, evasione, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali, due cittadini: si tratta di 42enne italiano residente a Latina e un ucraino di 32 anni, domiciliato nel capoluogo.
Nella circostanza, i militari dell’Arma, insieme a poliziotti della Questura, su richiesta di un cittadino indiano di 38 anni, residente a Fondi, sono intervenuti in via Cicerone poiché il predetto, mentre stava effettuando una consegna in un negozio di alimentari della zona gestito da suoi connazionali, era stato avvicinato da 3 persone che volevano rubargli una cassa di birra.
L’indiano, nella ricostruzione delle forze dell’ordine relativamente all’episodio, si è opposto e i 3 soggetti, per tutta risposta, lo hanno aggredito fisicamente, procurandogli lesioni, per poi lanciargli contro alcune bottiglie di vetro così da danneggiare il parabrezza del suo veicolo.
Successivamente, uno dei tre soggetti, il 42enne Roberto Galante, dopo essersi munito di un bastone di legno e di una spranga di ferro, ha minacciato di morte il malcapitato.
Durante l’intervento dei Carabinieri, il cittadino ucraino dapprima ha ostacolato l’operato dei militari per poi aggredirli fisicamente procurando loro delle lesioni.
Il 42enne e il 32enne sono stati tratti in arresto e condotti presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina per le operazioni di rito e, durante la compilazione degli atti, il 42enne – che è sottoposto ai domiciliari per altri fatti e quindi era evaso dalla sua misura – non solo ha tentato di ostacolare l’operato dei militari, ma ha provato anche a procurarsi atti di autolesionismo tale da ricorrere gli stessi operanti all’utilizzo dello spray anti-aggressione, in dotazione al reparto.
Concluse le formalità di rito, il 42enne è stato tradotto presso la casa circondariale di Latina, mentre il 32enne è stato condotto presso il proprio domicilio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Quest’ultimo è stato processato per direttissima: il giudice monocratico ha convalidato l’arresto e lo ha rimesso in libertà concedendogli la misura meno afflittiva degli obblighi di firma. Il processo è stato rinviato per la concessione dei termini a difesa richiesti dall’avvocato del giovane.