È stato siglato il rinnovo del Contratto Provinciale di Lavoro (CPL) per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Latina. Le organizzazioni agricole Confagricoltura, Coldiretti e CIA, insieme ai sindacati Fai Cisl e Uila Uil, hanno raggiunto un accordo che prevede un aumento complessivo delle retribuzioni del 6,6%.
Il nuovo accordo introduce numerose innovazioni e miglioramenti significativi. Tra questi, spicca l’invio di un avviso comune agli organi istituzionali per affrontare l’anomalia che esclude i comuni di Aprilia, Cisterna di Latina e Latina dalle agevolazioni previste dalla legge n. 11 del 1988, un sostegno imprescindibile per la decontribuzione destinata alle imprese del settore. Inoltre, per le aziende colpite dalla moria del kiwi, è stato concordato uno slittamento degli aumenti retributivi.
Oltre all’aumento contrattuale, che tiene conto dell’inflazione e garantisce una giusta retribuzione per i lavoratori agricoli, l’accordo prevede diversi interventi migliorativi: l’introduzione di premi di produttività, l’istituzione di ferie solidali, un maggiore sostegno alla manodopera migrante, e tariffe specifiche per l’inserimento e la stabilizzazione dei lavoratori. Queste misure mirano a consolidare i rapporti di lavoro tra dipendenti e aziende, promuovendo al contempo una gestione più attenta delle “ondate di calore” per salvaguardare la salute e il benessere di chi opera nei campi.
Infine, l’accordo recepisce il Decreto Legge sull’agricoltura, in particolare per quanto riguarda le modalità di gestione degli appalti nel settore agricolo.
Questo rinnovo rappresenta un segnale forte, non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto normativo, per una provincia che è da sempre un fiore all’occhiello dell’agricoltura nazionale. Grazie all’impegno coeso di tutte le parti e al rispetto chiaro e trasparente delle norme, si intende superare il difficile momento che il settore sta vivendo, puntando alla valorizzazione del lavoro in agricoltura e all’incremento e al miglioramento delle prestazioni welfare garantite dall’Ente bilaterale, fornendo nel contempo risposte concrete a tutti i lavoratori del comparto e alle aziende agricole.