Sorpresa a portare la droga nel carcere di Via Aspromonte a Latina. A darne notizia il Sindacato Polizia Penitenziaria
Una donna di Aprilia, lo scorso 6 agosto, è stata denunciata dalla polizia penitenziaria del carcere di Latina perché, mentre si trovava nella sala accettazione del settore colloqui, è stata trovata in possesso di hashish e cocaina. La droga era nascosta nelle parti intime e la donna, alla vista del cane antidroga, avrebbe cercato di disfarsene.
L’agente del servizio cinofili si è immediatamente accorta del comportamento sospetto della donna, successivamente trovava in possesso della sostanza stupefacente, fiutata anche dal cane antidroga. Per la donna è scattata la denuncia alla Procura della repubblica presso il Tribunale di Latina. La stessa donna, nel mese di giugno scorso, era stata segnalata amministrativamente dalla polizia penitenziaria di Latina alla Prefettura, sempre per aver introdotto nel carcere quantitativi di sostanza stupefacente.
“La polizia Penitenziaria combatte giornalmente una guerra quotidiana – spiega Carmine Olanda, Segretario Generale del SIPPE Sindacato Polizia Penitenziaria – a causa dei continui tentativi di introduzione di droga e cellulari nelle carceri”.
Il sindacalista Olanda ricorda che nel carcere di Latina, grazie all’impegno costante del Comandante Dirigente Aggiunto di Polizia Penitenziaria Giacomo Santucci e dei suoi uomini della Polizia Penitenziaria, sono stati individuati e denunciati diversi tentativi di introduzione in carcere di sostanze stupefacenti, procedendo in un caso anche all’arresto del responsabile.
Secondo il sindacalista, l’impegno e il lavoro intenso del comandante Santucci, dei suoi uomini e del Direttore Palmeri, ha consentito al carcere pontino di raggiungere importanti livelli di sicurezza, probabilmente mai raggiunti in questo penitenziario che ospita circa 120 detenuti di cui almeno 30 detenute sono sottoposte a regime di alta sicurezza.
“Agli agenti del carcere pontino, al comandante Santucci e alla Direttrice Palmeri, va la nostra approvazione, in quanto nel carcere, seppur sotto organico, si riesce comunque a mantenere l’ordine e la sicurezza. Auspichiamo – conclude Olanda – che la Direttrice e il comandante Santucci possano continuare a migliorare sempre di più le condizioni di lavoro e i livelli di sicurezza del carcere”.