IMMOBILE DI VIA BIANCAMANO, AVVISATI NON CI STA: “SCIAMANNA MI HA TOLTO LA PAROLA”

Vincenzo Avvisati
Vincenzo Avvisati

“Il comunicato stampa della Presidente del Consiglio Comunale di Sabaudia riferito all’interrogazione presentata dallo scrivente il 6 marzo, mi lascia molto, ma molto, sconcertato. Mi aspettavo, e mi aspetto, nella competente sede consiliare, una risposta diversa, conciliativa e rispettosa del mio ruolo, visto l’evidenza di quanto è accaduto nel corso del Consiglio Comunale del 9 luglio 2024.

La Presidente Sciamanna ha testualmente affermato “io tolgo la parola al consigliere Avvisati e si proceda con la lettura dell’interrogazione” da parte del consigliere Lucci. Questo è scritto nero su bianco negli atti del consiglio comunale e non può essere smentito perché vi è anche la registrazione disponibile sul sito del Comune di Sabaudia.

Ho presentato una interrogazione scritta il 6 marzo 2024 ed avevo diritto ad esporla in consiglio comunale e ad avere una risposta sui quesiti posti: cosi non è stato, il mio diritto è stato leso.

L’art. 67 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale stabilisce espressamente che solo nel caso in cui l’interrogazione sia stata presentata da più consiglieri, il diritto di replica spetta ad uno di essi. Orbene, nel caso che interessa, le interrogazioni erano due e non unica con due consiglieri sottoscrittori, con la conseguenza che entrambi i Consiglieri avevano il diritto di illustrare la propria interrogazione oltre che il diritto di replica all’esito della risposta fornita dal Sindaco o da un Assessore.

Il richiamo alla norma regolamentare contenuta nel comunicato riguarda in ogni caso il diritto di replica – successiva all’esposizione dell’interrogazione – nella ipotesi che la stessa interrogazione sia stata appunto sottoscritta da più consiglieri: non ricorre la fattispecie.

Stupisce ancora il giudizio di valore espresso dal Presidente del Consiglio quando afferma “È opportuno precisare però che l’interrogazione presentata da Lucci è risultata di più ampi contenuti rispetto all’altra, infatti alle 2 domande formulate nella prima istanza è stata aggiunta una terza domanda”, tenuto conto che il Regolamento non consente al Presidente del Consiglio alcun sindacato comparativo sulle interrogazioni formalizzate da diversi consiglieri comunali.

A nulla vale poi il richiamo alla circolare del 2022 per la semplice ragione che una circolare non può e mai potrebbe prevalere su una norma di rango regolamentare. Questo dice la legge, questa è la disciplina che regola il rapporto tra fonti del diritto. Ci si chiede, inoltre, quale sia la norma di rango nazionale o di fonte interna che abbia legittimato il Presidente del Consiglio ad emanare un Circolare che risulterebbe addirittura disapplicativa di un Regolamento Comunale.

A mio modesto giudizio, il Presidente avrebbe dovuto preoccuparsi che il Sindaco rispondesse, con un unico intervento, ai quesiti posti nelle due interrogazioni – e quindi unificare la risposta – anziché limitare il diritto dei Consiglieri.

Il Presidente, che per sua ammissione conosceva i contenuti delle interrogazioni, ha avuto modo di constatare che Sindaco non ha risposto nè all’interrogazione del consigliere Lucci né alla mia affrontando, nel suo intervento, un argomento inconferente che non era stato oggetto di nessuna delle due interrogazioni. Devo ricordare al Presidente che il consigliere Lucci è stato anche lui interrotto più volte nell’esposizione dell’interrogazione, al punto da costringerlo a depositare, agli atti del Consiglio, il proprio intervento: anche questo è nell’evidenza solare del verbale e nella registrazione.

Quindi, nella sostanza, a fronte di ben due interrogazioni presentate sull’abusivismo edilizio che interessa il complesso immobiliare di via Biancamano, in sede consiliare non è stato possibile esporre le interrogazioni e quello che appare più grave è il fatto che il Sindaco non ha risposto a nessuna delle due: questo è nella evidenza degli atti. E’ necessario un chiarimento sulla vicenda di cui il Presidente deve farsi carico.

Per venire al punto, mi aspetto che si attivi perché siano date risposte certe, chiare ed inequivocabili ai quesiti posti da due Consiglieri comunali con due distinte interrogazioni, allo stato manifestamente disattese: i Cittadini hanno diritto di conoscere e sapere se e come si sta operando in presenza di una contestazione di abusivismo edilizio che ha segnato la storia del Comune.

Il Presidente, mi rammarico di dover rammentare, è un organo super partes, che ha il preciso obbligo di adoperarsi affinché sia garantito un sereno e proficuo svolgimento dei lavori evitando di alimentare la conflittualità, la sterile polemica e, in definitiva, il mal funzionamento del principale organo collegiale dell’ente locale.

Probabilmente quello che il presidente definisce, secondo una propria valutazione, attacchi da parte dei consiglieri di minoranza sono da ricondursi, invece, a doverosi richiami al rispetto dei diritti e delle prerogative proprie dei consiglieri comunali che, spiace constatare, in questo caso sono state gravemente violate. Attendo un riscontro nel rispetto delle prerogative che mi sono proprie per mandato elettorale”.

Così, in una nota, il Consigliere Comunale Vincenzo Avvisati.

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