Struttura edilizia del tipo chiosco bar senza permesso a costruire, in zona sismica senza titolo autorizzativo, sprovvisto di nulla osta della soprintendenza per la tutela dei beni paesaggistici classificati come “costa mare e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico”
Lo scorso 29 luglio, a Formia, i Carabinieri hanno denunciato, in stato di libertà, una donna di 47 anni, originaria del luogo, per reati in materia urbanistica-edilizia.
In particolare il controllo, svolto con l’ausilio di personale tecnico, ha permesso di stabilire che un chiosco/bar presente in zona Vindicio di Formia, gestito dalla donna, era autorizzato per il solo deposito di attrezzature per l’ormeggio, mentre era stato invero destinato allo svolgimento di attività commerciale del tipo somministrazione di alimenti e bevande, sprovvisto delle necessarie autorizzazioni e dei titoli concessori alla sua costruzione, nonché del previsto nulla osta della soprintendenza per la tutela dei beni paesaggistici classificati come “Costa Mare”, dei requisiti igienico-sanitari e della prevista autorizzazione allo scarico delle acque reflue.
La struttura è stata così sottoposta a sequestro amministrativo ai sensi dell’articolo 13 della Lg. 689/1981 consequenzialmente alle violazioni e sul conto della titolare sono state comminate sanzioni amministrative: 11 mila euro per l’importo complessivo.