Porto canale di Rio Martino, gli assessori del Comune di Latina Addonizio e Di Cocco rispondono all’interrogazione
Gli assessori Franco Addonizio e Gianluca Di Cocco, con deleghe rispettivamente all’Ambiente e alla Marina, oggi in aula in sede di question time hanno affrontato la questione legata alla portualità di Rio Martino, rispondendo ad un’interrogazione di Lbc, illustrata dal capogruppo Dario Bellini
Nell’occasione i delegati del sindaco Matilde Celentano hanno dato la notizia che, nella giornata di ieri, il Comune di Latina ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il Comune di Sabaudia per lo sblocco dei fondi regionali di finanziamento del dragaggio del canale di Rio Martino.
“Si tratta di fondi stanziati dalla Regione Lazio diversi anni fa – ha spiegato l’assessore Addonizio – e per i quali era necessaria la sottoscrizione dell’accordo tra i due Comuni. Impegno disatteso dalle precedenti amministrazioni comunali di Latina e Sabaudia. L’accordo sottoscritto ieri permetterà al Comune di procedere ai lavori di dragaggio per un importo di 654mila euro”.
“A seguito dell’intervento di dragaggio e della messa in sicurezza del porto-canale – ha affermato l’assessore Di Cocco – si potrà affidare all’Ati che si è aggiudicata la realizzazione di 200 posti barca e solo da quel momento il Comune di Latina demanderà la manutenzione dello stesso canale alla medesima Ati, come stabilito in sede di gara”.
Nel corso della risposta all’interrogazione, gli assessori Addonizio e Di Cocco hanno risposto anche alla questione delle sponde, ribadendo che è al vaglio dell’amministrazione comunale una progettazione preliminare di messa in sicurezza.
A margine del question time, Di Cocco e Addonizio hanno replicato alle polemiche in corso sollevate dall’opposizione: “Le responsabilità oggi sono demandate, in modo strumentale, all’attuale amministrazione che, al contrario, con tutte le forze sta invece cercando di trovare soluzioni durature. Non possiamo esimerci nel ricordare a chi oggi ci contesta che la situazione di Rio Martino, ereditata dalla consegna del porto realizzato su progetto di Noli e mal gestita da sempre, subisce ritardi per atti mai firmati che hanno tenuto bloccate importanti risorse”.