Il consigliere del Csm Ernesto Carbone, esponente politico di Italia Viva, ha chiesto una ispezione presso la Procura di Cassino in merito all’ultimo episodio di violenza sessuale
Il Consiglio superiore della magistratura, accogliendo la richiesta di uno dei consiglieri, Ernesto Carbone, ha aperto una pratica per accertare i motivi del mancato arresto della magistratura di Cassino sul caso della violenza sessuale nei confronti di una ragazza 16enne, avvenuta a Ponza lo scorso 7 luglio.
Manuel Lo Vecchio, il 34enne accusato di avere stuprato una sedicenne di origine rumena a Ponza, è stato, come noto, destinatario di un foglio di via obbligatorio che lo ha allontanato dall’isola. Il 34enne è indagato a piede libero e ha fatto scalpore mediatico il fatto che, dopo il rilascio, si è fatto un selfie mentre ballava in discoteca.
Sul caso era intervenuto il consigliere del Consiglio superiore della magistratura, Ernesto Carbone, esponente politico di Italia Viva, ex del Partito Democratico, che ha richiesto l’apertura “di una pratica a chiarimento sul mancato intervento della magistratura di Cassino in ordine ai fatti di violenza sessuale su minorenne consumata sull’isola di Ponza”.
Carbone si riferisce all’aggressione subita dalla 16enne rumena la sera del 7 luglio scorso nella sua abitazione, affittata da pochi giorni dalla madre e dal compagno, che lavorano in due ristoranti a Ponza. La giovane, secondo la sua versione dei fatti, è stata aggredita dopo aver incontrato Manuel Lo Vecchio. Il 34enne era sull’isola per fare il cameriere, anche se era stato mandato via da uno dei locali in cui era in prova per aver dato fastidio a due donne che erano lì come clienti. Gravato da precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, e qualche segnalazione per possesso di sostanze stupefacenti, Lo Vecchio cercava lavoro tramite una cooperativa di Ponza.
La giovane, che era andata a buttare la spazzatura, è stata condotta in casa dall’uomo e violentata, stando al racconto della stessa adolescente.
I carabinieri di Ponza sono intervenuti a seguito della segnalazione della madre della 16enne, avvisata dalla figlia dopo l’aggressione e hanno denunciato il 34enne, in accordo con la Procura di Cassino, per violenza sessuale aggravata.
La ragazza è stata trasferita d’urgenza in elicottero prima all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina e poi a Roma, per essere visitata dai medici, e quindi ha fatto ritorno a Ponza dove è stata di nuovo ascoltata dai carabinieri. Al momento, nei confronti di Lo Vecchio non sono state prese altre misure, probabilmente in attesa di conoscere il risultato degli esami del Dna e di altri riscontri.
Il consigliere del Csm ha sottolineato nella sua richiesta di ispezione che l’uomo accusato della violenza rimane indagato in stato di libertà e libero di circolare e di frequentare luoghi pubblici o aperti al pubblico – come documentato dallo stesso, attraverso i social – con un serio e reale pericolo di reiterazione del reato, o di fuga. Al momento il 34enne sarebbe tornato a Roma.
Ora, la lente del Csm sull’autorità giudiziaria di Cassino.