Tenta il suicidio in carcere a Latina, ma viene salvato dagli agenti della Polizia Penitenziaria. Il plauso del sindacato Fns Cisl Lazio
“Apprendiamo – spiega una nota del sindacato Fns Cisl Lazio – che stanotte nell’istituto Penitenziario di Latina il personale di Polizia Penitenziaria ha salvato un detenuto, italiano di circa 50 anni, che ha tentato, con un cappio al collo, di togliersi la vita nella propria stanza”.
“Sono note le condizioni oggettivamente difficili di chi opera nelle carceri ma questo atto dimostra come la Polizia Penitenziaria espleta il proprio servizio con spirito di servizio e abnegazione per garantire condizioni di sicurezza e rispetto e tutela della vita dei detenuti”.
“Un plauso al personale intervenuto poiché con la costante attenzione e il rigore nell’applicazione delle norme riesce a tutelare la vita dei detenuti e la sicurezza della struttura non dimenticando che le condizioni lavorative in cui lavora il personale di Polizia Penitenziaria che non son certamente soddisfacenti ma diventate quotidianamente insostenibili”.
“C’è una grave carenza di personale circa 930 unità, ma, anche, le frequenti rivolte di questi giorni negli Istituti della Regione Lazio, solo per ricordarne alcune CC Regina Coeli, CC Viterbo ed IPM Casal del Marmo, cosi, come l’attuale sovraffollamento 1314 detenuti in più rispetto ai previsti, stanno creando non poche difficoltà al sistema carcerario regionale. L’arrivo dei nuovi agenti di Polizia Penitenziaria che entrano in organico non coprono neanche i posti lasciati dai colleghi andati in pensione è diventata una ulteriore problematica, visto i già tanti problemi, parrebbe, non più garantito alla fine del mese corrente per alcune sedi che vedono coinvolta la Regione Lazio perché, da quando apprendiamo, è stato disposto un differimento a settembre 2024 da parte del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria”.
“Per la Fns Cisl Lazio – conclude la nota – occorrono provvedimenti eccezionali perché quelli già messi in campo dallo scorso anno con punte di nuove assunzioni mai viste prima in questi numeri, sono insufficienti ed inadeguati alla gravità della situazione. Vi è la necessità di risolvere i problemi e quelli delle carceri per la sicurezza del Paese sono prioritari e quindi necessitano di misure eccezionali sulle strutture e sugli organici”.