Un caso bizzarro a Formia: davanti alla ex discoteca Seven Up, è spuntata un’altalena con tanto di ringraziamenti social al Sindaco
Quando è apparsa davanti alla discoteca Seven up, esplosa 39 anni fa per cause misteriose e luoghi di intrecci tra criminalità organizzata, politica e affari opachi, nessuno voleva crederci.
Successivamente, un post su Facebook scritto da un anonimo che ritraeva una ragazzino che andava felice sull’altalena piazzata davanti a quel luogo lasciato al degrado ormai da tempo. Nello stesso post i ringraziamenti dell’anonimo verso due esponenti di peso nel sud pontino: il sindaco di Formia Gianluca Taddeo e Salvatore, Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Industriale del Lazio.
Su questa vicenda ha voluta vederci chiaro la consigliera comunale d’opposizione di Formia, Paola Villa, da sempre attenta alle vicende de Seven Up, anche perché hanno interessato i Bardellino.
Il 25 giugno l’ex Sindaca scrive ai Dirigenti del Comune di Formia dei Settori Lavori Pubblici e Manutenzione, Urbanistica e Territorio e Patrimonio, notizie in merito all’istallazione di un’altalena per bambini presso l’area esterna dell’edificio di proprietà comunale conosciuto con il nome di “Seven Up”.
L’altalena – rimarca Villa – risulta cementata e inserita in un’area non oggetto di lavori di ripristino e di messa in sicurezza. L’esponente politica chiedeva notizie in merito all’installazione dell’altalena, la documentazione dei permessi, l’eventuale progetto di riqualificazione dell’area (che non risulta da alcuna delibera di giunta o determina dirigenziale).
Inoltre, Villa voleva chiarimenti su certificazione o relazioni su eventuali sopralluoghi effettuati dal Comune di Formia, proprietario del sito, e dello stato di messa in sicurezza dell’area. Infine, si domandava se era stato previsto un impegno economico da parte del Comune.
A distanza di un paio di settimane, però, esattamente lo scorso 8 luglio, l’altalena dei misteri – come si può vedere da foto sotto – scompare. Mistero, non come quello che portò all’esplosione del Seven Up, ma sempre in quell’area che da un quarantennio non può che essere maledetta.