Maxi incendio alla Eco Imballaggi: una colonna di fumo nero è stata visibile sin dal pomeriggio tra Anzio e Aprilia
Fiamme alla Eco-imballaggi, l’azienda di stoccaggio della zona Padiglione ad Anzio. Le fiamme hanno divorato i rifiuti stoccati nel parcheggio dell’azienda e i terreni limitrofi.
La colonna di fumo nero era visibile tra Anzio e Aprilia. Sul posto vigili del fuoco, i soccorritori del 118 e le forze dell’ordine. Paura anche per i residenti di tutta l’area che sono stati invitati a tenere le finestre chiuse.
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Come noto la Eco Imballaggi è riconducibile ad Antonio Geracitano, condannato in due gradi di giudizio alla pena di 4 anni e 7 mesi di reclusione. Nato a Guardavalle in Calabria, ex consigliere di Anzio, editore della testata giornalistica “L’Eco del Litorale” e titolare della Eco Imballaggi srl, Geracitano è stato imputato per bancarotta e reati fiscali. In primo grado, giudicato col rito abbreviato, fu disposta dal giudice anche la confisca di beni per un valore di 1 milione e 500mila euro.
L’ex politico ed editore/imprenditore era stato arrestato insieme all’imprenditore Fabrizio Coscione di Nettuno ad aprile 2022, nell’ambito di una inchiesta condotta dall’allora sostituto procuratore di Latina, Andrea D’Angeli.
L’arresto (in tutto erano cinque gli indagati), per l’appunto, era stato destinato ad Antonio Geracitano, ex consigliere comunale con la lista ““Noi con Anzio” (nella maggioranza a sostegno dell’ex Sindaco di Anzio, Candido De Angelis), nonché ex Presidente della Commissione Sanità e Ambiente del Comune e facente parte del coordinamento dell’Osservatorio Nazionale dei Rifiuti. Geracitano, peraltro, era stato menzionato come destinatario di minacce nella maxi inchiesta della DDA di Roma sulla locale di ‘ndrangheta presente sul litorale denominata “Tritone”.