“Questa mattina, a seguito di segnalazioni fatte circa le nostre amatissime luci che illuminano il borgo, ci siamo visti costretti a spegnere l’impianto. Ci scusiamo con tutti i cittadini e turisti, che adorano fotografare il borgo di sera, per il disagio.
“Si spengono le luci… gli amici se ne vanno” cantava Califano in una splendida canzone, e sarebbe proprio questo il proposito degli agguerriti detrattori della movida del Borgo di Mola. Non accettando nessuna mediazione e nessun intento pacificatorio ci troviamo a subire denunce e segnalazioni di tutti i tipi che hanno il solo scopo di distruggere quanto fatto, con enormi sacrifici, dagli operatori del Borgo di Mola. Un quartiere che, a partire da Via A. Tosti sino a Via Tullia, era soggetto a desertificazione sino a due decenni fa.
Occorre pensare che non si tratta di discutere singoli problemi ma attaccare su tutti i fronti il Borgo crea un danno non solo agli imprenditori che vi hanno investito, ma a tutti i lavoratori ed operatori esterni che vi operano. La movida del Borgo rappresenta forse l’unico elemento di successo e di crescita che questa città ha visto negli ultimi decenni. Prima di questo movimento di giovani, ragazzi, famiglie e turisti il borgo era spento e buio ed in città non esisteva alcun luogo di aggregazione giovanile.
Oggi a farne le spese sono state le nostre lucine, che creavano un’atmosfera magica nel Borgo, tanto da essere imitate in altre zone della città come Castellone e Piazza Mattej.
Quello che molti non sanno è che le luci sono state pagate, montate e manutenute, così come le bollette vengono pagate esclusivamente dagli operatori del Borgo, senza il sostegno di nessuno. Questo impianto era stato regolarmente autorizzato dal Comune di Formia già nel 2019. Adesso rimarrà spento finché gli organi competenti non verificheranno nel dettaglio la consistenza delle segnalazioni ricevute”. Risultato: Un borgo spento e buio in piena estate.
Lo dichiara, in una nota, l’associazione “Il borgo di Mola”.