“Una mappa urbana connessa ed inclusiva per rispondere al dibattito in corso sulle perequazioni a partire dall’aggiornamento delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale
La pianificazione generale e attuativa vigente nel Comune di Latina, basata esclusivamente sul principio espropriativo, si è trasformata in un programma ostativo alla definizione della Città Pubblica, che è definizione di spazio inclusivo e pienamente rispondente a bisogni, pratiche e stili di vita dell’abitare. La corretta declinazione del complesso bilanciamento tra interesse pubblico e privato, ed il conseguente perseguimento degli obiettivi di sviluppo della città, è il cuore della proposta del Partito Democratico che avanza la necessità di un aggiornamento delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale al fine di contribuire al miglioramento e perfezionamento delle regole che definiscono la Città Pubblica, inserendo alcune indicazioni per poter permettere di armonizzare il delicatissimo tema della dotazione di servizi pubblici nella città e della loro fruizione.
Gli standard urbanistici introdotti attraverso il D.M. 1444 del 1968 (come servizi per l’istruzione, parcheggi, verde pubblico, attrezzature culturali, sanitarie, amministrative, sociali etc) sono unità di misura necessaria per garantire il benessere e la qualità di vita dei cittadini, in grado di ricucire le relazioni tra spazi aperti e costruiti, individuali e collettivi. Per il rispetto del principio di equità, di uniformità e di pubblica utilità, è stata infatti valutata la possibilità di guidare e declinare la realizzazione degli standard urbanistici, derivanti dall’attività di monetizzazione, secondo il principio di accessibilità e prossimità con l’area soggetta a trasformazione attraverso specifici parametri quali-quantitativi.
La monetizzazione, infatti, permette di pagare il corrispettivo in € dei metri quadri di standard urbanistici che non possono essere realizzati (poiché per esempio non si ha a disposizione abbastanza Superficie Fondiaria da cedere all’amministrazione). Risulta quindi evidente la necessità di regolare le dinamiche legate a questo principio, valorizzando i punti di forza e risolvendo le criticità. Il Partito Democratico pone l’attenzione al tema della prossimità, propria della Città Pubblica, affinché quei servizi fondamentali possano essere, prioritariamente, localizzati in una distanza non superiore ai 15 minuti a piedi dall’area soggetta ad intervento, o entro il raggio di n.1 km dall’area soggetta a trasformazione, permettendo così finalmente di ragionare e pianificare una città policentrica, accessibile e sostenibile. Inoltre, sarà fondamentale che le somme provenienti dalla monetizzazione degli standard, vengano vincolate in apposito capitolo del bilancio comunale, fino alla loro utilizzazione, che dovrà essere dedicata solo per specifiche attività legate alla costruzione della Città Pubblica (come peraltro già indicato all’art. 8 della Legge Regionale n.7 del 18 luglio 2017 della Regione Lazio).
Riconoscere come prioritario il rapporto di localizzazione e connessione tra il tessuto urbano ed il servizio pubblico, nelle Norme Tecniche di Attuazione, può rappresentare un’ottima occasione per superare ostacoli già manifestati in altri contesti, risolvere criticità evidenti e porre al centro del dibattito la pianificazione della Città Pubblica, contribuendo alla gestione delle complesse dinamiche che ne regolano lo sviluppo e mantenendo in equilibrio gli interessi pubblici e quelli privati che dovranno, in egual modo, contribuire al soddisfacimento dei bisogni della collettività.
La visione di Latina tracciata dal Partito Democratico si concretizza attraverso un disegno eterogeneo, quindi non frammentato, costituito da reti condivise in cui il quadro degli usi e la pluralità delle pratiche dell’abitare coesistono in una equilibrata geografia urbana che trasforma gli spazi residuali articolandoli in sistemi di spazi aperti e servizi collettivi per contribuire a limitare la frammentazione spaziale e sociale degli insediamenti che è una delle maggiori cause dei processi di marginalizzazione e degrado2.
Così, in una nota, il consigliere comunale del PD, Leonardo Majocchi e il Responsabile Pianificazione Urbanistica e sviluppo della Marina PD, Federico Ianiri.