Una lettera anonima annuncia una presunta nuova richiesta di risarcimento da parte di un privato nei confronti del Comune di Gaeta
A rendere pubblica la richiesta di risarcimento al Comune di Gaeta sono stati i consiglieri comunali d’opposizione, a Gaeta, Emiliano Scinicariello, Sabina Mitrano e Franco De Angelis. “Questa maggioranza – si legge nella lettera anonima – copre una serie di impicci e non vi fa sapere nulla. Un altro grosso problema che avrete…Fantasia Petroli ha chiesto cinque milioni di euro. E questi incapaci non vi fanno…dicono nulla”.
La lettera, in realtà, indirizzata anche al Prefetto di Latina, al quotidiano “Latina Oggi” e al Comune, reca una firma: “Un amico dentro il Tribunale di Cassino”. Un riferimento che viene condito da una simil ordinanza firmata dal giudice civile ciociaro Federico Eramo che che assegna a due parti – le quale si presumono essere Comune e il privato – i termini fissando l’udienza al prossimo 5 marzo 2025.
“Qualche giorno fa – scrive Scinicariello sui social – un eminente esponente della maggioranza che governa (si fa per dire…) Gaeta ironizzò sul fatto che noi Consiglieri Comunali di opposizione ricevessimo documenti di qualche interesse per il Comune di Gaeta nelle nostre cassette postali. Cassette “roventi”, evidentemente, che hanno finora ospitato – tanto per fare esempi – documentazione sulla vicenda ex Stazione e Molo S. Maria. Sappiamo bene cosa è stato, e cosa ancora è, di queste due storiacce gaetane…Prima del Consiglio Comunale, il collega Franco De Angelis ed io abbiamo ricevuto dalla Segreteria del Sindaco una lettera (in busta chiusa, ovviamente), rivelatasi anonima ed indirizzata anche ad altri.
Nella lettera viene citata una questione inquietante, relativa alla richiesta al Comune di Gaeta, da parte di un privato, di 5 milioni di euro. Per quanto ci riguarda, vorremo verificarla nella sua fondatezza. Da domattina saremo in Comune per chiederne conto. La pubblichiamo per trasparenza assoluta, quella trasparenza della quale pare non interessi proprio a nessuno”.
Che si tratti di una patacca o meno, la lettera dimostra il clima che si respira nella cittadina del sud pontino.