Nelle prime ore della mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Formia, agli ordini del Magg. David Pirrera, con l’ausilio di militari della Tenenza di Fondi e di unità cinofila della Compagnia Guardia di Finanza di Formia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Cassino, dietro richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di D.B.R. di 35 anni di Itri, M.L. di 27 anni di Itri, D.P.V. di 22 anni di Fondi, M.G. di 24 anni di Itri, tutti accusati di spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini condotte dai militari Nucleo Operativo e Radiomobile hanno consentito di accertare una fiorente attività di spaccio con numerosi episodi di cessione che avvenivano principalmente sul territorio di Itri nella zona chiamata “Gli scalini”, in corrispondenza di locali pubblici utilizzati come luogo di scambio. Proprio dai suddetti scalini prende il nome l’operazione, riprendendo il titolo di una nota canzone dei Led Zeppelin. Le complesse investigazioni, durate alcuni mesi, hanno consentito di svelare come gli indagati avessero imbastito da tempo le attività illecite divenendo punto di riferimento per chi intendeva acquistare droghe sia leggere (come hashish o marijuana) e sia pesanti (cocaina), compresa la nuova sostanza chiamata “amnesia”, variante della marijuana che, adulterata con metadone, eroina o altre sostanze chimiche, crea immediata dipendenza tra i suoi assuntori.
Già durante la prima fase delle investigazioni cinque persone erano state tratte in arresto in flagranza ed un’altra persona era stata denunciata a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti, sequestrati 35 grammi di cocaina, 22 di marijuana e 33 di hashish. Tre persone, infine, sono state inoltre segnalate alla Prefettura di Latina, ai sensi dell’art. 75 DPR 309/90, quali assuntrici di sostanze stupefacenti.
Durante la fase di esecuzione della misura sono stati sequestrati ulteriori 8,6 grammi di hashish a carico di uno dei destinatari dell’ordinanza.
Le quattro persone fermate si trovano ora sottoposte agli arresti domiciliari, come disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari di Cassino.