Vertenza trasporto pubblico locale, a Latina salta la Giunta che avrebbe dovuto definire il contributo regionale e risolvere il contenzioso Csc
“Oggi con la Giunta comunale programmata, avrebbe dovuto esserci l’epilogo positivo del lungo lavoro fatto dai tecnici comunali, si sarebbero dovuti votare i documenti per la definizione del contributo regionale ed il contenzioso con la società CSC che gestisce il trasporto ed a cui è scaduto il contratto di servizio. Apprendiamo invece, con rammarico e rabbia, che gli assessori questa mattina non si sono presentati, mettendo a rischio, con il loro atteggiamento, la continuità del trasporto pubblico della città”.
A scriverlo, in una nota, è il segretario della Faisa Cisal Renzo Coppini. A maggio scorso, fu proprio lo stesso sindacato a occupare la sala della Giunta comunale di Latina in protesta e in attesa che l’amministrazione Celentano ratificasse il finanziamento regionale da circa 1,8 milioni di euro.
“Il contributo regionale è stato erogato. Si doveva riorganizzare il sistema dei trasporti del Comune. Abbiamo quattro o cinque verbali firmati, anche davanti al prefetto di Latina, in cui l’amministrazione prende l’impegno di risolvere questo problema. La soluzione – spiegava Coppini un mese e mezzo fa – è erogare questo contributo alla società Csc che a sua volta avrebbe potuto riorganizzare turni, percorrenze e buoni pasto ai dipendenti. Ma questa cosa la promettono ogni anno e non succede mai nulla.
Abbiamo già differito uno sciopero perché c’era stato un nuovo impegno a trovare una soluzione. I lavoratori non prendono i buoni pasto dal mese di gennaio, ma questa indennità rappresenta solo una parte della copertura economica. Il premio di risultato infatti non è mai stato erogato, ossia il Comune non eroga i fondi alla Csc”.
“La superficialità con cui gli assessori ed alcuni consiglieri hanno affrontato tale problematica – dice oggi Coppini – è scandalosa.60 famiglie abbandonate a loro stessi, un comportamento offensivo per i lavoratori che, nonostante gli stipendi decurtati e i turni massacranti, avevano dato fiducia all’amministrazione, interrompendo l’assemblea permanente e l’occupazione della sala consiliare più di un mese fa”. Infatti, il giorno successivo all’occupazione, all’esito di una riunione tra Sindaca, Assessore, Direttore generale, Dirigenti comunali e vertici della Società CSC, sembrava ci fosse stata la fumata bianca. La palla passava all’amministrazione Celentano che, però, oggi, 26 giugno, ha bucato di nuovo l’appuntamento per risolvere il problema.
Questa fiducia – conclude Coppini – è stata mal ripagata da una politica miope e menefreghista. L’esasperazione degli addetti è arrivata al punto di non ritorno, il 1 luglio non si sa come si farà il servizio, visto che i fondi stanziati da più di due anni, per l’ennesima volta, vengono mantenuti in cassa. Qualcuno deve pagare per questo ennesimo ritardo, non certo i lavoratori”.