Era ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Dono Svizzero di Formia il ragazzo di 19 anni, di nazionalità somala, che aveva sbattuto la testa sugli scogli dopo un tuffo sul lungomare di Santo Janni.
Lo scorso lunedì 17 giugno, il giovane si trovava con alcuni amici connazionali, ospiti della casa famiglia “Freedom One” in provincia di Frosinone. Erano stato proprio i responsabili della casa famiglia a organizzare nella mattina di due giorni fa una gita al mare che poi si è rivelata tragica.
L’incidente è avvenuto sullo Spiaggione dove il 19enne si sarebbe tuffato. Dopo la violenta botta, due giovani bagnini della coop “Mare Amico”, di 19 e 20 anni, Giulia e Valeriano, pur prestando servizio in un altro lido, si sono tuffati per salvare il ragazzo che stava annegando.
Dopodiché sono arrivati i soccorsi del 118 avvertiti dalle persone che si trovavano al mare e hanno visto la scena. I sanitari, coadiuvati dalla Guardia Costiera, hanno deciso immediatamente di trasferire il 19enne presso il “Dono Svizzero”.
Il ragazzo era ricoverato in rianimazione, ma purtroppo per lui non c’è stato niente da fare. La morte cerebrale del giovane è stata dichiarata ieri, 19 giugno, a causa del trauma riportato. È per questo motivo che sono in corso le pratiche per poter espiantare gli organi del ragazzo e metterli a disposizione per i trapianti.
Al di là della tragedia, come fa notare la consigliera comunale di opposizione, Paola Villa, si accende la polemica sul fatto che sulle spiagge libere di Formia non è ancora attivo il servizio di assistenza bagnanti.
“Un tuffo da uno scoglio in una splendida e accaldata giornata di mare e si è spezzato tutto…i tuoi sogni di diciannovenne in cerca di futuro in un paese straniero, le speranze della tua famiglia a saperti “al sicuro” in un paese libero e senza guerra, i progetti dei tuoi amici su quanto la “vita qui è migliore e più bella”…si è spezzato tutto. È morto il giovanissimo ragazzo somalo che era venuto a Formia per trascorrere una giornata di mare, di divertimento e di sole. Oggi c’è il dolore dei tuoi cari, da domani ci chiederemo se il servizio di “salvamento” era attivo, se qualcosa non è andato come doveva andare, se la spiaggia era presidiata…Oggi c’è e ci deve stare solo il dolore”, così ha scritto sui social l’ex sindaco Villa.