ABUSI SESSUALI SUL BAMBINO DI 9 ANNI: IL PROCESSO RINVIATO DI QUASI UN ANNO

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Accusata di aver abusata del figlio di un suo amico: è iniziato il processo a carico di una donna di 33 anni

È iniziato davanti al III collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal giudice Mario La Rosa, il processo a carico della donna di 33 anni accusata di violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima. Il processo vede sul banco degli imputati la 33enne originaria della provincia di Viterbo, accusata di aver abusato di un bambino di 9 anni, figlio di un amico.

A confessare il presunto abuso è stato proprio il bambino che, dopo essersi sentito male mentre era a scuola, ha chiamato la madre raccontandole tutto. Successivamente, grazie all’aiuto di uno psicologo, ha specificato meglio i due episodi in cui sarebbe stato vittima di molestie avvenuti nel 2019: addirittura, secondo l’accusa, in tali circostanze la 33enne avrebbe provato ad avere due rapporti sessuali completi con il minorenne.

Dopo il racconto del bambino, l’ex Procuratore aggiunto di Latina, Carlo Lasperanza, e il sostituto, Martina Taglione, hanno aperto un fascicolo, coordinando le indagini della Squadra Mobile di Latina e iscrivendo nel registro degli indagati, a seguito della denuncia dei genitori del bambino, la donna con l’accusa di abusi sessuali sul minore. La 33enne, difesa dall’avvocato Giovanni Tripodi, è anche lei residente a Latina come il bambino e la sua famiglia. Entrambi i genitori, difesi dall’avvocato Maria Concetta Belli, si sono costituiti parti civili. Il bambino è già stato ascoltato nel corso di un incidente probatorio con l’ausilio di un consulente psicologo nominato dal Tribunale di Latina.

La svolta per la denuncia dei fatti c’è stata quando il piccolo, un giorno che era a scuola, all’improvviso si è sentito male, probabilmente per lo stress accumulato e perché non aveva raccontato a nessuno quello che era avvenuto: non reggendo più psicologicamente, il bambino si è liberato di un peso che lo tormentava e che non lo faceva più vivere bene.

In due circostanze, quando il bambino e la donna sarebbero rimasti soli, quest’ultima avrebbe approfittato di lui con avances sessuali, arrivando anche a palpeggiarlo nelle parti intime. Il bambino, dopo la denuncia, è stato ascoltato in modalità protetta per ricostruire nel dettaglio i due approcci sessuali.

La prossima udienza è stata fissata per il 13 marzo 2025 quando saranno ascoltati tutti e cinque i testimoni dell’accusa, oggi rappresentata dal pubblico ministero Andrea D’Angeli.

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