È stata approvata la determinazione con impegno di spesa per gli eventi culturali per bambini e ragazzi da organizzare nelle biblioteche del comune di Latina. La proposta era stata presentata dai consiglieri Floriana Coletta e Damiano Coletta e sostenuta da tutto il gruppo consiliare. Ora dunque si entra nel vivo: i progetti verranno realizzati nella sede centrale della biblioteca di Latina Aldo Manuzio e in quelle periferiche di Latina Scalo e Borgo Sabotino. I destinatari sono bambini e ragazzi dai 7 ai 13 anni, distinti in due fasce: 7-10 e 11-13 anni. L’impegno di spesa consentirà di finanziare complessivamente 15 eventi programmati dopo l’estate.
“Come Latina Bene Comune siamo veramente soddisfatti di questo obiettivo raggiunto – commenta la consigliera di Lbc Coletta – La nostra proposta lo scorso novembre era stata portata in commissione Cultura dal presidente Claudio Di Matteo e approvata all’unanimità. Sono contenta perché, grazie a questo lavoro, abbiamo aperto una strada per le bambine e i bambini della nostra città, consentendo loro di fruire delle nostre biblioteche attraverso progetti speciali e iniziative di promozione della lettura, come quelle previste nell’ambito della ‘Notte dei pupazzi in biblioteca’. E’ importante che i più piccoli siano protagonisti della vita culturale cittadina e che anche a loro si rivolga l’interesse della politica e dell’amministrazione. Gli eventi che saranno realizzati dalle diverse associazioni del territorio che hanno risposto all’avviso pubblico del Comune consentiranno di rendere vive e vitali le nostre biblioteche e dei borghi di utilizzare lo spazio esterno della struttura di Latina Scalo. Ringrazio gli uffici per l’importante lavoro portato avanti e mi auguro che anche nei prossimi anni si possa replicare”.
“È importante che, con questa proposta accolta dall’amministrazione, si sia posta l’attenzione sulla formazione dei bambini e dei ragazzi e sul rapporto virtuoso con i libri – commenta la segretaria di Lbc Elettra Ortu La Barbera – Prevedere eventi all’interno delle biblioteche significa consentire anche a bambini molto piccoli di familiarizzare con questi ambienti che, nel tempo devono trasformarsi seguendo i cambiamenti della società. Le biblioteche non sono più in tutta Italia dei contenitori di libri, ma centri di aggregazione e scambio, luoghi di inclusione, di democrazia e di cultura. Proprio nei giorni scorsi un incontro coordinato dall’ordine degli architetti ha discusso dell’uso moderno delle biblioteche e di come queste strutture abbiano ormai assunto un ruolo centrale nella città così come nelle periferie, come dimostra la nuova biblioteca nel centro sociale di Borgo Podgora”.