Ne esce un po’ “ammaccata” la dignità pontina in questo caldo luglio: un territorio che non riesce ad essere unito neanche per le feste, e dove ogni evento è fucina di polemiche e provincialismo.
Succede un po’ di tutto nelle serate estive tra le chiacchiere per Achille Lauro a Latina, l’esordio stonato di Aicast Street Festival nella Pineta di Vindicio a Formia e, ultimo ma non ultimo per limite del grottesco superato, il “Festival della Commedia Italiana” di Sabaudia che si è concluso in Via Umberto I con un Teo Mammucari ospite delle padrone di casa Tosca D’Aquino, Matilde Brandi e la sindaca Giada Gervasi, tutte e tre scudisciate a colpi di doppi sensi sessuali (e non) tra gli sguardi imbarazzati dei presenti nel pubblico.
Lo showman, che sin dai tempi di Libero – in onda su Raidue a inizio millennio – incentra la sua comicità sulle battute sferzanti, sguaiate e spiazzanti, ha maltrattato pubblico e ospiti giudicando i presenti “morti a cui servirebbe una botta di cocaina”, dipingendo Sabaudia come un luogo triste e noioso “andate a San Felice…se mi rivedete qui, colpitemi alle palle”, per poi tormentare le donne protagoniste della serata definendo “una cacata” il film che ha reso famosa la D’Aquino, “Il Ciclone” di Leonardo Pieraccioni, “pornostar” la Brandi che ben presto ha preferito defilarsi, e invitando la Gervasi a dargli il numero “per una bottarella”.
Mammucari, in fondo, è questo e, probabilmente, l’indignazione di alcuni è piuttosto ingenua, anche perché è stato invitato e se gli organizzatori lo hanno fatto, essendo operatori dello spettacolo, non è possibile pensassero di accogliere un chierico o un frate trappista. La sua è comicità acida, respingente, volgare quanto basta per colpire l’ipocrisia. Certo che alcune imbeccate nei confronti della Gervasi sono state eccessive come quando Mammucari le ha chiesto se fosse vedova perché “pensavo avesse ucciso durante un atto“.
A seguire il video dell’esibizione del comico romano, pubblicato da Marilina Camuglia sul suo profilo Facebook dove non sono mancati i commenti di riprovazione degli utenti social nei confronti del conduttore televisivo.
E qualcuno si è anche domandato: “Ma nessuno che ha avuto il coraggio di mandarlo a quel paese?“
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