Ieri, 9 maggio, a Latina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo, guidati dal tenente colonnello Antonio De Lise, hanno notificato un decreto di applicazione della misura di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza al 49enne pontino, Paolo Coppola.
Il provvedimento è stato disposto dalla Sezione III Penale, Sezione Specializzata-misure di prevenzione del Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina.
Coppola, secondo gli accertamenti dei Carabinieri che hanno passato al setaccio i suoi precedenti penali, viene ritenuto pericoloso in quanto soggetto che vive abitualmente con i proventi di attività delittuosa e dedito alla commissione di reati che pongono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica.
L’attività di indagine, eseguita dai carabinieri del Nucleo Investigativo sotto la direzione della Procura pontina, ha consentito di dimostrare come l’uomo, sin da quando era appena maggiorenne, quasi senza soluzione di continuità, sia stato una persona dedita ad attività delittuosa quali reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.
Il provvedimento obbligherà il 49enne, per i prossimi 2 anni, a non allontanarsi dal Comune di residenza o abituale dimora, a non uscire dalla propria abitazione nell’arco orario compreso tra le 21:30 alle 06:30, a darsi immediatamente alla ricerca di un lavoro ed a non associarsi a persone che hanno subito condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione.
L’ultimo dei casi noti che ha coinvolto Paolo Coppola, insieme al 44enne Carlo Peluso, è stato quello della rapina alla gelateria Treccioni, ubicata al Palazzo di Vetro di Latina. Recentemente, la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, dichiarandolo inammissibile, presentato da Coppola, tramite il suo legale, contro la pronuncia del Tribunale del Riesame arrivata nell‘ottobre 2023 che aveva a sua volta rigettato il ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il furto commesso proprio presso la predetta.
I due uomini sono stati arrestati dalla Polizia di Stato che li teneva d’occhio da quando è stato commessa l’azione criminale. Entrambi hanno precedenti penali e sono volti noti delle rapine e dei furti aggravati.