ABUSI SESSUALI SUL BAMBINO DI 9 ANNI: A PROCESSO UNA DONNA DI 33 ANNI. GENITORI PARTI CIVILI

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Accusata di aver abusata del figlio di un suo amico: è iniziato il processo a carico di una donna di 33 anni

È iniziato davanti al I collegio del Tribunale di Latina il processo a carico della donna di 33 anni accusata di violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima. La prima udienza si è aperta per far sì che il primo collegio disponesse lo spostamento al III collegio presieduto dal giudice Mario La Rosa per un processo che inizierà effettivamente il prossimo 6 giugno.

Il processo vede sul banco degli imputati la 33enne originaria della provincia di Viterbo, accusata di aver abusato di un bambino di 9 anni, figlio di un amico.

A confessare il presunto abuso è stato proprio il bambino che, dopo essersi sentito male mentre era a scuola, ha chiamato la madre raccontandole tutto. Successivamente, grazie all’aiuto di uno psicologo, ha specificato meglio i due episodi in cui sarebbe stato vittima di molestie avvenuti nel 2019: addirittura, secondo l’accusa, in tali circostanze la 33enne avrebbe provato ad avere due rapporti sessuali completi con il minorenne.

Dopo il racconto del bambino, l’ex Procuratore aggiunto di Latina, Carlo Lasperanza, e il sostituto, Martina Taglione, hanno aperto un fascicolo, coordinando le indagini della Squadra Mobile di Latina e iscrivendo nel registro degli indagati, a seguito della denuncia dei genitori del bambino, la donna con l’accusa di abusi sessuali sul minore. La 33enne, difesa dall’avvocato Giovanni Tripodi, è anche lei residente a Latina come il bambino e la sua famiglia. Entrambi i genitori, difesi dall’avvocato Maria Concetta Belli, si sono costituiti parti civili.

La svolta per la denuncia dei fatti c’è stata quando il piccolo, un giorno che era a scuola, all’improvviso si è sentito male, probabilmente per lo stress accumulato e perché non aveva raccontato a nessuno quello che era avvenuto: non reggendo più psicologicamente, il bambino si è liberato di un peso che lo tormentava e che non lo faceva più vivere bene.

In due circostanze, quando il bambino e la donna sarebbero rimasti soli, quest’ultima avrebbe approfittato di lui con avances sessuali, arrivando anche a palpeggiarlo nelle parti intime. Il bambino, dopo la denuncia, è stato ascoltato in modalità protetta per ricostruire nel dettaglio i due approcci sessuali.

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