Caso Tania Forte, i Consiglieri Comunali di Formia Carta, Magliozzi, Arnone, Villa rispondono al Sindaco Gianluca Taddeo in merito al parere dell’ANAC sulla possibile incompatibilità della consigliera di Forza Italia
“È inaccettabile il comunicato stampa pubblicato dal Comune di Formia sul sito istituzionale in merito al parere dell’ANAC sulla possibile incompatibilità della consigliera Tania Forte. Ancora una volta si utilizza uno strumento di comunicazione istituzionale come arma di aggressione politica nei confronti delle minoranze per attività inerenti al semplice svolgimento delle proprie funzioni di Consiglieri. Senza considerare gli inopportuni attacchi alla stampa e, più in generale, la solita insofferenza per qualsiasi opinione non gradita.
Da parte nostra non c’è stato alcun accanimento o interpretazione superficiale delle norme, ci siamo solo limitati a svolgere un ruolo di controllo nell’interesse della legittimità delle scelte dell’Ente stesso.
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Abbiamo semplicemente rivolto una richiesta di parere alla Segretaria Generale del comune e all’Anac sull’esistenza o meno di una possibile causa di incompatibilità tra il ruolo di Consigliera Comunale e quello di Dirigente del Consorzio Industriale del Lazio dell’Arch. Tania Forte ai sensi dell’art. 12 del D.lgs 39/2013. Tale norma al 3° comma dispone che “gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale sono incompatibili con la carica di componente della giunta o del consiglio della regione interessata”.
Tra l’altro si ricorda all’Amministrazione Formiana, che l’ANAC, tra le proprie funzioni, ha quella di rispondere a questo tipo di quesiti. L’ANAC, seppur riconoscendo il Consorzio Industriale del Lazio quale ente pubblico di livello regionale, non ritiene che vi sia incompatibilità in quanto ha considerato il ruolo da dirigente della Consigliera sprovvisto di funzioni operative in quanto svolge esclusivamente la funzione di Responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione.
Che non ci sia stato nessun accanimento o mistificazione da parte nostra, è confermato dal fatto che l’ANAC ha comunque aperto il procedimento a seguito del nostro quesito (procedimento che è durato quattro mesi). L’autorità garante, infatti, nel parere specifica: “alla luce degli elementi istruttori in proprio possesso, l’Autorità, ritenendo potenzialmente sussistente un’ipotesi di incompatibilità ai sensi dell’art. 12, co. 3, lett. b), del d.lgs. n. 39/2013, avviava, con nota del 31.01.2024, un procedimento di vigilanza dandone comunicazione ai soggetti interessati”
A nostro avviso, se non avessimo avanzato questa richiesta, saremmo venuti meno al nostro ruolo di Consiglieri Comunali ed avremmo fornito un cattivo servizio alla città.
Specifichiamo anche, che non si è fatto riferimento a nessun esposto anonimo, metodi che non ci appartengono e che lasciamo ad altri. Ricordiamo che è stato il Presidente del Consiglio di questa maggioranza ad utilizzare un documento del signor Pappagallo per convocare una capigruppo (senza nessun esito) e con l’evidente scopo (questa volta sì) di intimidazione.
Rimane non poco imbarazzo nell’apprendere dal parere dell’ANAC, che il ruolo di Responsabile dell’Anticorruzione venga attribuito con una delibera del Cda del Consorzio di gennaio 2022, Consiglio di amministrazione di cui fa parte lo stesso fratello della Consigliera. Ricordiamo che il Consorzio, come del resto anche il Comune, non è un’impresa familiare ma un ente pubblico e come tale dovrebbe operare”.
Così, in una nota, i Consiglieri Comunali d’opposizione, a Formia, Luca Magliozzi, Alessandro Carta, Imma Arnone, Paola Villa.