Denuncia una manomissione dei contatori all’ interno della sua abitazione e viene rinviato a giudizio per furto aggravato di energia elettrica.
È accaduto – così come riporta il sito d’informazione casertafocus – ad un noto dirigente dell’Enel originario di Caserta, ma residente da alcuni anni a Latina.
Il processo a carico del dirigente scaturisce da una sua denuncia contro ignoti che lo ha visto finire sul banco degli imputati contro il suo datore di lavoro. Ne è seguita una trafila giudiziaria a cui si sono aggiunti un provvedimento disciplinare e il ritiro del porto d’armi.
Al termine del processo, l’avvocato difensore Paolo Falco ha dimostrato l’insussistenza dell’accusa di furto aggravato: la manomissione non era ascrivibile al dirigente in quanto in quei giorni nel condominio erano in corso dei lavori di ristrutturazione, che non vi era stato alcun prelievo di corrente non pagato e che non vi era stata alcuna ingiunzione di pagamento.
Il dirigente è stato assolto con formula piena dal tribunale, con sentenza divenuta irrevocabile, mentre il procedimento disciplinare è stato archiviato.