Provincia di Latina: dopo l’uscita del fedelissimo Maurizio Granata, il Presidente Gerardo Stefanelli scegli il suo capo di gabinetto
Sono passati tre mesi da quando, a fine dicembre, nell’ambito di una mini epurazione, il Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, ha rimosso dai propri incarichi due componenti del suo staff (poi diventati tre con l’uscita “volontaria” di un altro componente) e soprattutto il suo capo di gabinetto: il fedelissimo, almeno fino a quella “svolta”, Maurizio Granata.
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Vacante fino ad oggi, è arrivato il decreto presidenziale, datato 12 marzo, con cui Stefanelli – sempre più in sella all’ente di Via Costa, con tanto di comunicati ecumenici volti a trovare la nuova quadra della sua maggioranza a seguito delle elezioni provinciali (un gioco di voti tra segreterie di partito) – ha scelto il suo nuovo capo di gabinetto.
La decisione è ricaduta su Alessandro Cozzolino, ex consigliere comunale del Partito Democratico a Latina, nonché segretario dei Dem latinensi. Cozzolino, di professione infermiere (laureato in scienze infermieristiche) e dipenente dell’Asl di Latina, dopo una onorata carriera nella compagine Dem – fu consigliere comunale del PD ai tempi di Maiettopoli, sebbene non si ricordi una opposizione così coriacea a quel sistema di potere – ha aderito nel 2022 ad Azione di Carlo Calenda.
Assunto con l’articolo 90, che significa a chiamata diretta, Cozzolino sarà il nuovo braccio destro del Presidente, con un contratto a tempo determinato e a tempo pieno. La retribuzione di posizione – si legge nel decreto presidenziale – è determinata in 5mila euro al mese, mentre la retribuzione di risultato è stabilita nella percentuale del 15%: in tutto circa 70mila euro all’anno. Gli ultimi due capi di gabinetto nella provincia di Latina erano stati equiparati alla posizione di Dirigente, vale a dire 90mila euro all’anno.
Una nomina, quella di Cozzolino, che va nella direzione politica che sta impartendo Stefanelli all’Ente: scelte molto personali, con un occhio alla politica. Ad ogni modo, il decreto spiega che il 37enne Cozzolino è stato scelto dopo attento vaglio del curriculum. Senza nulla togliere al classe 1987, non è chiaro quali siano le competenze amministrative e, soprattutto, tecnico-giuridiche.