“A GONFIE VELE”, IL PRIVATO RISPONDE ALL’ATER DI LATINA: “PURA ILLAZIONE DA PARTE LORO”

Ex Icos
Il mostro di cemento, conosciuto come Ex Icos, che campeggia alla porta nord di Latina. Per chi viene da fuori città non proprio un bel biglietto da visita

“A Gonfie Vele”, il ricorrente Nuova Residence risponde all’Ater rispetto alle dichiarazioni su un presunto intervento a gamba tesa

La Nuova Residence srl, che ha dichiarato la mancanza di interesse nel ricorso presentato rispetto al progetto “A Gonfie Vele” (leggi approfondimento nel link seguente in evidenza), risponde a tono, tramite l’avvocato Fabio Raponi, al comunicato dell’Ater di Latina.

L’Ater, infatti, dopo aver appreso della rinuncia al ricorso, ha diramato una comunicazione che sosteneva un intervento a gamba tesa sulla stampa da parte della Nuova Residence. Circostanza mai avvenuta. “Non si gioca con le istituzioni, tentando di condizionarle, – spiegava in una nota l’Ater di Latina – in quanto è in gioco l’interesse di una comunità. Né si ritiene corretto che si intervenga sulla stampa a gamba tesa, come appena fatto dalla società ricorrente, con chi (il Collegio del TAR), all’esito della udienza odierna, su istanza dell’ATER e del Comune di Latina, si è riservato di decidere sulla vicenda oggetto di causa, per cui in queste ore sta adottando la pronunzia che riterrà più opportuna. L’ATER resta fiduciosa in un esito della fase cautelare favorevole alla più celere realizzazione dell’appalto, finanziato con fondi del PNRR, a beneficio della città

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“Costituisce una pura illazione – offensiva non solo nei confronti della società ricorrente che nei confronti della giustizia amministrativa – quella secondo cui la decisione del Collegio del TAR – si legge nella nota dell’avvocato di Nuova Residence – potrebbe essere condizionata dai mass media o dalla stessa nota dell’ATER che rimarca che << è in gioco l’interesse di una comunità>>  e che <<L’ATER resta fiduciosa in un esito della fase cautelare favorevole alla più celere realizzazione dell’appalto, finanziato con fondi del PNRR, a beneficio della città>>. Né si comprende quale sarebbe “l’intervento a gamba tesa della società ricorrente che si è limitata a formalizzare la sopravvenuta carenza di interesse all’istanza cautelare presentata il 20 febbraio 2024.

Tale decisione è stata presa poiché soltanto nelle memorie depositate in giudizio dal Comune di Latina e dall’Ater il 4 marzo 2024 è stato assicurato che deve ancora essere effettuata la progettazione definitiva ed esecutiva con la possibilità di soluzioni alternative che rendano compatibili i due progetti. Se tale rassicurazione fosse stata fornita nel periodo compreso tra la presentazione del ricorso avvenuta il 3 aprile 2023 senza istanza cautelare e la notizia sulla data della firma del contratto del 22 febbraio 2024, la successiva istanza cautelare del 20 febbraio 2024 neanche sarebbe stata presentata.

Peraltro la domanda cautelare è già stata respinta con il decreto cautelare monocratico del 21 febbraio 2024 che ha dato prevalenza all’interesse pubblico in tal modo consentendo la stipulazione del contratto che ben avrebbe potuto essere sottoscritto per accelerare l’avvio della progettazione.

È infatti del tutto evidente che la mancata sospensione giurisdizionale degli atti consente e anzi impone alle Istituzioni di proseguire nel procedimento.

I mass media hanno dato notizia della formalizzazione della rinuncia della società ricorrente all’istanza cautelare, per cui – allo stato attuale – non potrebbe mai essere emessa una decisione che ostacoli il progetto “A Gonfie Vele” in quanto il Collegio del Tar ha già preso atto di tale rinuncia.

L’unico pregiudizio è quello subìto dalla società ricorrente che dovrà sostenere le spese relative all’istanza cautelare che il Comune e l’ATER avrebbero potuto evitare fornendole più tempestivamente in sede giudiziale o procedimentale le sopra riportate rassicurazioni”.

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