Banda di Campoverde arrestata dai Carabinieri: i cinque uomini sono accusati di aver messo a segno un furto dentro un’abitazione. Sospetti su altri colpi messi a segno
Davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, veniva contestato loro solo un furto commesso in un’abitazione ad Aprilia. A finire presso il Tribunale di Latina oggi, 26 febbraio, i componenti di quella che i Carabinieri del Comando Provinciale di Latina ritengono essere una vera e proprio banda nei confronti della quale ci sono ulteriori accertamenti per verificare se non siano responsabili di ulteriori furti commessi in provincia di Latina. Da tempo, infatti, dal nord fino al sud della provincia, sono tante le emergenze furti richiamate dai cittadini: da Aprilia a Terracina, fino a Fondi, tanto per rimanere a pochi esempi.
È di ieri, 25 febbraio, l’arresto l’arresto in flagranza di reato dei 5 cittadini di etnia slava, accusati di far parte della banda e comparsi oggi in Tribunale. Di età compresa tra i 18 e i 30 anni, gli imputati sono dimoranti tra Campoverde, Castelvolturno e Scampia, gravemente indiziati di aver commesso il furto all’interno di un’abitazione ad Aprilia.
Le attività di indagini lampo, eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, diretti dal tenente colonnello Antonio De Lise, coadiuvati dai colleghi del Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia, guidati dal tenente colonnello Paolo Guida, si sono svolte nell’ambito delle investigazioni successive ad alcuni furti in abitazioni avvenuti in vari comuni della provincia di Latina.
L’attività ha consentito, oltreché di trarre in arresto i responsabili, anche di restituire l’intera refurtiva, costituita da monili in oro, orologi e denaro contante, alla vittima del furto.
Al termine di una lunga udienza svolta col rito direttissimo, i cinque imputati, difesi dall’avvocato Gugliotta, sono stati scarcerati. Il giudice monocratico Mario La Rosa ha concesso loro, tutti incensurati, gli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. I giovani dovranno firmare nelle caserme dei Carabinieri dei luoghi dove hanno la residenza: tre di loro ad Aprilia, uno a Castelvolturno e, infine, un altro giovane a Scampia, dove abita presso un centro d’accoglienza.
Nel corso dell’udienza, è emerso che è altamente probabile che i malfattori possano avere consumato, nel corso della stessa notte, anche altri furti nella provincia di Roma, in particolare tra Velletri e Lariano.
I cinque imputati erano stati fermati subito dopo aver consumato un furto all’interno di una abitazione di un 74enne di Campoverde di Aprilia il quale, all’atto della restituzione del materiale rubato, pur affermando che non si trattava di oggetti di estremo valore, ha evidenziato, con commozione, che erano monili di estremo valore affettivo, poiché appartenenti al padre non più in vita.
Il processo col rito direttissimo, che oggi ha visto la testimonianza di uno dei Carabinieri che ha collaborato all’operazione, è stato fissato il prossimo 8 aprile. Nel corso dell’udienza, i cinque imputati hanno ammesso le loro responsabilità, arrivando a chiedere scusa al 74enne di Aprilia derubato a casa e offrendosi di risarcirlo.
La denuncia del 74enne ha fatto sì che i Carabinieri si organizzassero per le indagini, tanto da disporre un geolocalizzatore sotto l’auto della banda, peraltro presa a noleggio a Napoli. Tramite lo strumento apposto sotto l’auto, i Carabinieri sono riusciti ad arrestate in flagranza di reato i cinque giovani.