STALKING A LATINA, IL 30ENNE DI NUOVO AI DOMICILIARI

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Nuovo arresto per l’agente della polizia penitenziaria per aver violato la misura del divieto di avvicinamento alla sua ex

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, ha disposto una nuova ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per il 30enne agente della polizia penitenziaria, accusato di perseguitare una ragazza di 27 anni, a Latina, dopo la fine della loro relazione.

A inizio mese, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Clara Trapuzzano, si era svolto il rito direttissimo nei confronti del 30enne che, il 6 febbraio, era stato arrestato dai Carabinieri per aver violato il divieto di avvicinamento alla sua ex compagna.

Il 30enne, infatti, nonostante avesse un provvedimento di divieto di avvicinamento alla parte offesa, secondo l’accusa, aveva cercato di avvicinare la ragazza di 27 anni, con la quale aveva avuto in precedenza un rapporto sentimentale.

È per questo che i Carabinieri della Compagnia di Latina lo avevano tratto in arresto, in flagranza di reato, per il reato di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa famiglia e del divieto di avvicinamento dei luoghi frequentati dalla persona offesa.

La giovane, immediatamente, una volta aver visto l’uomo nel centro commerciale di Latina Fiori dove era anche lei presente, aveva contattato il 112 che ha inviato sul posto una pattuglia della sezione Radiomobile e una pattuglia della Stazione Carabinieri di Borgo Podgora. L’arrestato, dopo le formalità di rito, era stato accompagnato presso la propria abitazione e, difeso dall’avvocato Giovanni Lauretti, era comparso davanti al giudice del Tribunale di Latina.

Secondo la versione fornita al magistrato, il 30enne ha negato di aver provato ad avvicinare alla sua ex, sostenendo di essersi trovato nel centro commerciale Latina Fiori senza sapere della sua presenza. Insomma, una casualità. Il processo è stato rinviato al prossimo 15 maggio per via della richiesta dei termini a difesa da parte dell’avvocato dell’imputato.

Per quanto riguarda l’arresto, era stato convalidato da giudice, pur non disponendo alcuna misura cautelare. Il 30enne, quindi, era stato rimesso in libertà.

Ora, sulla scorta della documentazione raccolta dai Carabinieri, che certifica ulteriori violazioni del misura del divieto di avvicinamento, il 30enne è stato di nuovo arrestato e rimesso ai domiciliari.

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