Gaeta fa il bis! Dopo l’ingresso nella short list per il titolo di “Capitale Italiana della Cultura 2026”, che verrà assegnato entro il prossimo marzo, il Comune del Golfo è rientrato tra le dieci finaliste anche per l’attribuzione del titolo di “Capitale Italiana del Libro 2024”, con la finalità di favorire progetti, iniziative e attività per la promozione della lettura.
Il progetto della città vincitrice sarà finanziato dalla Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore del Ministero della Cultura con 500.000 euro, erogati tramite il Centro per il libro e la lettura.
Insieme a Gaeta, con il suo dossier di candidatura “Il Libro Mare”, a concorrere saranno anche le laziali Grottaferrata e Colleferro, in provincia di Roma; le siciliane Butera (CL) e Trapani; Gallipoli (LE), San Mauro Pascoli (FC), Taurianova (RC), Terni e Tito (PZ).
“Gaeta – ha spiegato il Sindaco Cristian Leccese –, già insignita del titolo di “Città che Legge” dal Centro per il Libro e la Lettura, istituto autonomo del Ministero della Cultura, e tra le firmatarie del “Patto Locale per la Lettura”, riconosce nella lettura uno strumento per un significativo intervento sia di promozione culturale, di prevenzione sociale e della salute, sia di sviluppo di una società dinamica e innovativa. I libri aiutano a stare bene, con sé stessi e con gli altri, a volare con la fantasia, a stimolare la nostra mente, ad allargare i nostri orizzonti, ad arricchire la nostra conoscenza. Una Città che legge è una città che cresce, ed è per questo che la promozione del libro e della lettura costituisce una politica pubblica irrinunciabile. Gaeta, così come abbiamo sottolineato anche in “Blu, il Clima della Cultura”, è Città dell’Arte, del Mito e del Mare: ecco perché abbiamo voluto chiamare il nostro dossier di candidatura a “Capitale Italiana del Libro 2024” “Il Libro Mare”. Il Mare, infatti, è l’elemento che ha consentito lo sviluppo delle civiltà del mondo. Ha permesso l’integrazione tra i popoli e la diffusione culturale, e influenza tutto l’ambiente terrestre. Il Mare è, forse il più grande libro nel quale abbiamo scritto la nostra storia e nel quale bisogna ancora scrivere tanto. Ed è, per la nostra incantevole Città, turismo, commercio, bellezza, incontro, cultura. Vita”.
“Il progetto – ha aggiunto il Delegato alla cultura, Gennaro Romanelli – viene introdotto dall’origine della nostra città e dal suo rapporto con le più antiche fonti della letteratura occidentale, un percorso storico che testimonia l’importanza di Gaeta nel corso dei secoli. Nel dossier, con il supporto di tavole esemplificative, abbiamo descritto in modo chiaro e diretto le iniziative che perseguono gli obiettivi da raggiungere, riportato le sedi bibliotecarie, le strutture museali e le librerie che insistono a Gaeta. Abbiamo illustrato le iniziative culturali nello specifico delle loro attività e le abbiamo catalogate in base alla stagione del calendario interessata. Infine, abbiamo effettuato un’analisi della sostenibilità economico-finanziaria delle medesime iniziative, riportando nello specifico le voci di spesa eventualmente sostenute dal contributo erogato a seguito del buon esito del bando; tutto ciò rappresenterebbe un’opportunità in più che ha la nostra città di arricchire e impreziosire la propria offerta culturale”.
Il conferimento del titolo a Capitale Italiana del Libro, di durata annuale, è stato istituito con Legge 13 febbraio 2020 n. 15. La prima Capitale italiana del Libro è stata Chiari (BS), nel 2020, alla quale il Consiglio dei Ministri ha attribuito il titolo per le attività di promozione della lettura quale strumento indispensabile per sostenere la comunità. Nel 2021, la città che prevalse nella selezione fu Vibo Valentia; l’anno seguente, invece, fu la volta di Ivrea, e, nel 2023, di Genova.
Nel dossier, dal titolo “Il Libro Mare”, sono state evidenziate le motivazioni e il contesto in cui si inserisce il progetto, nonché gli obiettivi che si intendono perseguire:
– il miglioramento dell’offerta culturale, la crescita dell’inclusione sociale e il contrasto della povertà educativa, in considerazione delle esigenze della comunità locale di riferimento;
– il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociali, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica;
– l’utilizzo delle nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani e di altre categorie a rischio di esclusione sociale e dalle innovazioni tecnologiche, quali gli anziani e i disabili;
– la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi;
– il conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale, anche con riferimento all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU;
– diffondere l’abitudine alla lettura e favorire l’aumento del numero dei lettori, valorizzando l’immagine sociale del libro e della lettura nel quadro delle pratiche di consumo culturale;
– promuovere la frequentazione delle biblioteche e delle librerie e la conoscenza della produzione libraria italiana, incentivandone la diffusione e la fruizione;
– valorizzare le buone pratiche di promozione della lettura realizzate da soggetti pubblici e privati, rafforzandone la collaborazione;
– valorizzare la diversità della produzione editoriale e promuovere la dimensione interculturale e plurilingue della lettura nelle istituzioni scolastiche e nelle biblioteche.
La Commissione esaminatrice dei progetti, composta dal presidente Pierfranco Bruni, Incoronata Boccia, Gerardo Casale, Antonella Ferrara e Sara Guelmi, si è impegnata a indicare la vincitrice nell’arco di un tempo piuttosto breve, molto presumibilmente tra i mesi di febbraio e marzo.