Arrestato per aver aggredito due uomini pachistani nel quartiere Nicolosi di Latina: interrogato l’uomo di origine tunisina
È avvenuta nella notte della Befana, tra il 5 e il 6 gennaio, l’ennesima violenta aggressione presso il quartiere popolare del Nicolosi di Latina. Un uomo di 33 anni, insieme ad altre persone, ha infatti aggredito due giovani pachistani che alla fine hanno avuto la peggio. Per loro è stato necessario il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale civile “Santa Maria Goretti” di Latina, dove sono stati messi a referto diversi traumi e ferite da taglio: dal viso alle braccia.
Secondo la ricostruzione della Polizia intervenuta sul posto, il 33enne tunisino, arrestato per tentata rapina e lesioni, si è reso protagonista della violenta aggressione insieme ad un branco di persone. Tutto si sarebbe svolto all’interno del noto fast food dove vengono venduti i kebab in via Corridoni, proprio nel cuore del Nicolosi. Il tunisino avrebbe prima cercato di derubare i pachistani del marsupio portato da uno di loro a tracolla, per poi aggredirli a pugni e utilizzando una bottiglia di vetro rotta. Uno dei due giovani pachistani è stato steso a terra, tanto da perdere anche coscienza di sé.
Una volta intervenuti sul posto, i poliziotti hanno identificato il 33enne, mentre sono in corso le indagini per risalire agli altri aggressori. L’uomo, difeso dall’avvocato Carella, è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, decidendo di rispondere alle domande e negando ogni accusa, per di più sostenendo di aver provato a fare da paciere tra i pachistani e gli aggressori.
Alla fine dell’interrogatorio, il Gip Cario ha convalidato l’arresto, richiesto dal sostituto procuratore di Latina, Simona Gentile, e disposto la custodia cautelare in carcere.