Con il Patrocino del Comune di Gaeta, dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, dell’Ordine degli Architetti di Latina e organizzato da Patrimoni d’Arte di Torino e associazione A.I.P.U., si terrà a Gaeta il giorno 12 gennaio 2024 alle ore 15.00 -19.00 presso la Sala Convegni Castello Angioino di Gaeta, il convegno e la presentazione del libro “I Borbone L’Arte che racconta la Storia”.
Dopo il saluto delSindaco di Gaeta Dott. Cristian Leccese, del rappresentante dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale; dell’Avv. Massimo Giovanchelli, Commissario Straordinario Ente Parco RegionaleRiviera di Ulisse; dell’Arch. Massimo Rosolini, Presidente Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Latina interverranno:
il Prof. Silvano Franco, prof. associato di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, con l’intervento “Lapolitica culturale dei Borbone: un connubio difficile fra archeologia e arte”.
Il Dott. Damiano Gaetano, già funzionario del Ministero della Cultura e presso l’Archivio di Stato di Napoli, con l’intervento su “Gli Archivi privati dei Borbone-Napoli: documenti per una storia privatadell’ultimo Re”.
Lo Scultore, pittore e incisore calcografico,Maurizio Carnevali con l’intervento “Le Opere contenute nel volume d’arte: I Borbone l’arte che racconta la storia”.
L’Arch. Luigi Valerio, già dirigente del parco Riviera di Ulisse e Presidente Ass. A.I.P.U. con l’intervento “IlReale Officio Topografico del Regno di Napoli e delle due Sicilie”.
Il Prof. arch. Cesare Crova dell’ Istituto Centrale per il Restaurocon l’intervento “L’innovazione delle strutture dell’ottocento e il loro restauro”.
Moderatore è il Dott. Peter Masi, Presidente Patrimoni d’Arte.
Il libro non è solo una storiografia, ma un libro d’artista che ripercorre, grazie ad un’iconografia suggestiva ed emozionale, la Storia del SudItalia e della dinastia Borbonica, tra politica, opere pubbliche, impegno sociale recupero e salvaguardia dell’Arte. Il libro contiene cinque calcografie apuntasecca e ventidue acquerelli realizzate dall’artista calabrese MaurizioCarnevali