Torna a far discutere la presenza documentata dei Lupi sui Monti Lepini. Nei giorni scorsi un attacco predatorio, a danno di un gregge di pecore, ha causato un incidente sui binari ferroviari della Roma-Napoli, all’altezza del Comune di Priverno, Frazione Gricilli.
Sul tema interviene Yuri Musilli, Responsabile Regionale Settore Ambiente del CPA Lazio.
“Nel lontano 2002 fu varato un piano di azione nazionale per la conservazione del Lupo ( Canis Lupus) tra il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e l’istituto Nazionale per la Fauna Selvatica “Alessandro Ghigi”.
Nel piano di azione si evince l’importanza di instaurare delle misure di prevenzione dai danni di predazione e nello specifico: un sistema integrato basato sull’utilizzo di cani pastore selezionati e addestrati per la difesa delle greggi, la messa in opera di barriere di difesa, la costante guardiania ed il ricovero notturno del bestiame. Altro ruolo importante è quello di un’attenta pianificazione delle attività di pascolo, in particolare degli alpeggi sulle aree montane.
Infine è urgente e necessario un monitoraggio chiaro e puntuale da parte della Regione Lazio su tutta la zona dei Monti Lepini: se il Lupo effettivamente è presente, se la sua presenza è occasionale o stabile, impatto dei presunti danni cagionati sull’economia locale, numero dei nuclei riproduttivi presenti, parametri demografici e sanitari degli stessi. Si invitano le Autorità Politiche ed Amministrative Regionali ad intervenire con immediatezza, data l’importanza della tematica e le relative ripercussioni sull’apparato economico e sociale”