Il 29 giugno di ogni anno si corre ad Anghiari, cittadina toscana in provincia di Arezzo, il Palio della Vittoria, 1.440 metri con arrivo in salita per ricordare la battaglia in cui le truppe dei Visconti furono sconfitte dai fiorentini. Quest’anno ha vinto la squadra di Milano in cui ha spiccato Salvatore Gambino di Gaeta, classe 1980, che lavora nel capoluogo lombardo come Ispettore della Guardia di Finanza. Da anni Gambino è un podista affermato, l’anno scorso vinse dominando la mezza maratona di Monaco di Baviera.
La corsa che si corre ogni 29 giugno è per ricordare la Battaglia di Anghiari, combattuta in quel caldo giorno estivo del 1440 e punto di arrivo per definire i confini della Toscana di allora. In campo Comuni alleati con Firenze come Venezia, e Comuni nemici come Milano guidato dalle truppe dei Visconti. Oggi, non si combatte più con cavalli, lance e armature. Si corre invece, per 1.440 metri, partenza dalla Maestà della Vittoria fino in piazza Baldaccio, finale con ascesa al 18%, ogni metro in più stronca il fiato. Ogni Comune può schierare fino a un massimo di cinque atleti (sei per quello che ha vinto l’ultima edizione).
La gara ha regole tutte sue. Età minima dei partecipanti 18 anni. Iscrizione gratuita con comprensiva cena del Ringraziamento (lungo le mura cittadine, illuminate e affascinanti, allestite per ospitare ottocento commensali). Gli atleti ricevono una pettorina e vengono scortati dagli armigeri fino alla linea di partenza. Ammesse le trattenute e le spinte (con l’intento di gettare i nemici direttamente nei fossi), ammesso il gioco di squadra. La partenza, come ogni anno, è stata data al crepuscolo con gli atleti che sin da subito hanno provato a togliersi la giacchetta per evitare di essere trattenuti e rallentati.
Vedi sotto video della corsa in cui ha trionfato Gambino.
Vedi nel video sotto (da Studio Aperto, Italia Uno), al minuto 2:02, le dichiarazioni di Salvatore Gambino, gaetano doc e trionfatore del Palio della Vittoria.