Banda ultra-larga Open Fiber con i fondi Pnrr a Cori, l’altra faccia dei lavori. Opposizione: “Cittadini sconcertati dai lavori”
Nei giorni scorsi, a fronte dei disagi sulle strade pubbliche provocati da lavori in corso, il sindaco De Lillis e l’assessore di competenza Ennio Afilani, hanno pubblicato sulla stampa un comunicato con il quale si informava che è in corso l’intervento per dotare il paese di un’infrastruttura di connessione a banda ultra- larga realizzato da Open Fiber con i fondi del PNRR.
“Come l’hanno presentata – precisa Evaristo Silvi de L’Altra Città – sembrava un progetto in capo al comune di Cori, tanto che ho fatto un accesso agli atti per conoscerne il contenuto, in quanto non mi pare che ci siano atti e gare a tale scopo. Intanto il paese è pieno di cantieri e scavi”.
Successivamente, viene pubblicato sul sito del comune di Cori il seguente comunicato a firma del sindaco: “Open Fiber S.p.A., Concessionario selezionato da Infratel Italia S.p.A., società in house del Ministero dello Sviluppo Economico, sta procedendo alla costruzione, gestione e manutenzione dell’infrastruttura passiva a Banda Ultra-Larga nel territorio del comune di Cori. La realizzazione dell’infrastruttura avverrà anche in proprietà private pertanto Open Fiber necessita di mettersi in contatto con i proprietari degli immobili, tramite personale riconoscibile da apposito tesserino identificativo. Sono in corso le operazioni di acquisizione delle dichiarazioni di assenso per poter posare il relativo cavo della fibra ottica sulle facciate di alcuni fabbricati privati e/o effettuare scavi in aree private. Si rimanda pertanto alla disponibilità delle persone interessate, a rilasciare il proprio assenso ai lavori, con lo scopo di poter realizzare prima possibile la rete in fibra ottica sul territorio comunale. Nei prossimi giorni saranno inviati, tramite PEC, da parte del Comune di Cori, i moduli di autorizzazione alla posa accompagnato dalla descrizione dell’intervento di posa in fibra ottica di cui si chiede autorizzazione”.
“Da ciò si capisce – continua Silvi – che non si tratta di un progetto gestito dal Comune, bensì di un appalto nazionale vinto dalla società Open Fiber. Ma la cosa che sta sconcertando i cittadini è che, a giudicare dal posizionamento dei cantieri, l’impianto sembrerebbero insistere anche sul centro storico in aree praticamente disabitate. Mi chiedo se l’amministrazione comunale conosce la planimetria dei lavori, e se l’ha concordata con la Open Fiber. Se i cavi saranno interrati o anche aerei, andando ulteriormente a compromettere il già disastrato decoro urbano, dove sono ammassati, in aria e sulle facciate delle case, cavi e tubi volanti sia pubblici che privati, attivi e dismessi. Non solo, a lavori avviati si stia chiedendo il permesso ai privati di far passare i cavi sulle loro proprietà. E cosa succede se i privati non danno il consenso? Si applica la procedura di esproprio prevista per i lavori di pubblica utilità?”.
“La connessione con la banda ultra-larga – conclude Silvi – è un passaggio fondamentale per ammodernare e dare nuove prospettive al nostro paese, ma l’approssimazione e la disinformazione con la quale viene gestita dall’amministrazione De Lillis non sono giustificabili e non favoriscono la sua realizzazione”.