Maxi aumento Tari a Latina, l’intervento del consigliere comunale di Latina Nazzareno Ranaldi (Per Latina 2032).
“Quando parliamo di ABC non possiamo prescindere dal considerare che è una società del comune di Latina, configurata come Azienda Speciale, cioè una società che appartiene ai cittadini – nel bene e nel male. Questo significa molto semplicemente che se va in deficit pagano i cittadini, se si mantiene in attivo gli stessi invece beneficiano di una riduzione della tariffa. È di oggi la notizia di rilevanza nazionale, dall’osservatorio di Cittadinanzattiva, che ci imputa un aumento della Tari nel nostro comune del +31,2% (a fronte di aumenti a Catania del +17,9%, Firenze del +10,9%, Crotone +9,5%), Da un lato pesa l’aumento dei costi operativi come energia e carburanti e dall’altro la produzione di rifiuti non diminuisce a sufficienza.
Ma ci sono anche comuni virtuosi come Imperia dove la Tari è diminuita del 23%. Sempre dal rapporto di Cittadinanzattiva si legge: ”Un altro problema è il sommerso, tanti nuclei familiari non dichiarano le unità o gli inquilini e questo crea un ammanco di entrate che si riversa su chi sta in regola. Dove questo fenomeno è stato ridotto al minimo si è generato un avanzo che ha permesso di ridurre la tariffa”. Sappiamo che la Tari è composta da una quota fissa, legata al costo unitario per metro quadro dell’abitazione e una variabile che dipende dalla composizione del nucleo familiare e a questo proposito dal rapporto si dice: “questa parte pesa ancora poco nel calcolo degli importi mettendo in discussione il principio che dovrebbe guidare la tariffa per cui chi più inquina più paga. Il risultato è che il prelievo ancora non è orientato alla qualità del servizio e alla capacità dell’utente di produrre rifiuti”. In sostanza il problema della Tari riguarda l’andamento dei costi, il livello di evasione di un comune e dal raggiungimento prima possibile della tariffa puntuale.
Perché i cittadini di Latina si trovano un aumento della Tari del 30%? Dobbiamo risalire al Commissariamento del comune di Latina voluto dal Centrodestra e annunciato in Consiglio Comunale dall’attuale Sindaca Matilde Celentano. Il risultato di questa scelta è l’insediamento del Commissario Carmine Valente con sub commissario al bilancio Ada Nasti, oggi riconfermata come ass.ra al bilancio. Il commissario Valente nell’approvare il PEF (Piano Economico Finanziario) di ABC si è ritrovato, oltre all’aumento dei costi dell’energia e del carburante, i crediti pregressi che il Comune di Latina vantava nei confronti dei cittadini che nel corso degli anni non hanno pagato la Tari, un aumento dei costi dovuto alla mancata raccolta differenziata del centro città nonchè un aumento del costo dei rifiuti indifferenziati da pagare alla discarica RIDA di Aprilia che è passato da 150 euro/tonnellata del 2017 ai 258 del 2023, scaricando la somma di tutti i costi su un unico bilancio quello del 2023. Il Commissario e la subcommissaria Nasti -oggi assessore al bilancio- avrebbero dovuto incentivare il recupero dell’evasione della Tari e non decidere di distribuire la predetta somma sui cittadini che la Tari già la pagano. Il Commissario avrebbe anche dovuto completare il porta a porta nel centro storico cittadino per consentire l’avvio, a gennaio 2024, della tariffa puntuale. Il commissariamento della città e la mancata gestione delle problematiche cittadine ci ha portato a questo incremento che mette in difficoltà le famiglie e le attività commerciali.
Ora non si può tornare indietro, ma è necessario programmare una serie di azioni per completare il percorso di raccolta differenziata e trovare anche una soluzione per coloro che non sono in condizioni di pagare l’aumento della Tari. È opportuno ribadirlo: c’è bisogno di un patto con i cittadini per migliorare l’ambiente e considerare la città come il giardino di tutti e tutti noi ce ne dobbiamo prendere cura, perché riguarda la nostra vivibilità. Serve una “rivoluzione culturale e ambientale”.
È necessario favorire lo sviluppo di una mentalità orientata verso una società circolare i cui rifiuti vengono considerati come risorsa da valorizzare e non come un problema da eliminare: la raccolta differenziata sia un metodo e non un obiettivo. Considerare che i benefici alla fine si estendono oltre la semplice gestione dei rifiuti, ma comprendono l’ambiente e la qualità della vita dei cittadini. Le azioni da intraprendere comprendono il completamento del porta a porta nel centro città che interessa circa 15.000 persone. Questo è un punto da approfondire: è stato suggerito, per i luoghi dove ci sono palazzi con decine di famiglie, di passare ai cassonetti intelligenti per non vedere i mastelli sparsi per strada. Questa scelta deve riguardare pochissimi luoghi – ben controllati da telecamere e guardie ambientali – perché è prevedibile che il risultato sarà una diminuzione della qualità del rifiuto e un aumento dei sacchetti gettati accanto ai cassonetti. Per il recupero dell’evasione crediamo che le soluzioni siano un potenziamento dell’ufficio Tari sia di personale che di dotazione tecnologica e quella di affidare a società specializzata che lavora nell’accertamento e recupero crediti e l’aggiornamento della banca dati del comune di Latina. Ma l’obiettivo principale è quello di arrivare prima possibile alla raccolta puntuale che rappresenta il salto di qualità nella raccolta differenziata: a quel punto i cittadini dovranno pagare per quello che differenziano. Per alleviare la difficoltà a pagare la rata a conguaglio è opportuna una rateizzazione sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche e venire incontro ai cittadini”.
Così, in una nota, il consigliere comunale di Latina Nazzareno Ranaldi (Per Latina 2032).