Mercato ortofrutticolo di Latina, il commissario governativo convoca un’assemblea per relazione sulla stato della società cooperativa
A inizio ottobre, Sara Agostini, il commissario nominato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con un decreto direttoriale del 4 ottobre scorso, aveva inviato una comunicazione ai soci del mercato ortofrutticolo con diverse prescrizioni da seguire.
Come noto, a determinare il commissariamento del Mol è stato il verbale di revisione ordinaria sottoscritto lo scorso 2 marzo 2023, con il quale il revisore incaricato ha proposto l’adozione del provvedimento di gestione commissariale. Alla base della decisione, le gravi irregolarità nella gestione dell’ente.
Un mese dopo la relazione del Responsabile della Sicurezza Claudio Amoruso che evidenziava diverse criticità.
Una relazione durissima che ha fatto sì che il commissario governativo inviasse agli stessi esercenti una comunicazione ufficiale che intima di cessare immediatamente con le condotte contrarie alle norme sulla sicurezza.
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Ora, la convocazione dell’assemblea dei soci del Mol che si terrà il prossimo 28 novembre. All’ordine del giorno, oltreché alla relazione del commissario liquidatore e le eventuali proposte per la prosecuzione della gestione commissariale, anche un delibera per il piano economico-finanziario.
Nella relazione, il commissario evidenzia che, allo stato, il bilancio, fino al settembre 2023, presenta una perdita di oltre 97mila euro. Successivamente da ottobre a novembre la perdita è aumentata: 120mila euro circa. Difficoltà a coprire i costi di gestione poiché le entrate non sono sufficienti. Inoltre, fa notare il commissario Agostino, la perdita si potrebbe aggravare a causa di cinque giudizi civili pendenti con la Apple 95, la Gini Fruit e Ortofrutticola Fratelli Di Matteo.
Male, come evidenziava il responsabile Amoruso, la gestione della sicurezza e quella dei rifiuti con episodi di cattivi comportamenti.
Il commissario fornisce le sue soluzioni per proseguire con la gestione commissariale. In primis il ripianamento della perdita di 120mila euro e l’istituzione di un fondo per la copertura delle spese necessarie. E ancora: dare incarico a un professionista per una consulenza commerciale e fornirsi di una società di revisione esperta in cooperative.
Inoltre, il commissario propone di prevedere una perizia sul valore del compendio immobiliare, la valutazione legale dei contenziosi in atto (e la convenienza a proseguirli) e il ripristino delle condizioni di sicurezza.
Necessario per il commissario anche l’assunzione di un direttore della coop e il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale. Tutto per una spesa di quasi 160mila euro.
Per ottemperare alle varie spese, il commissario propone di aumentare il valore delle quote versate dai soci in conto gestione. I costi annuale per il 2023 dovrebbero arrivare a 450mila euro e il fabbisogno a carico dei soci a 300mila euro. E se dovessero emergere altre perdite, il commissario avverte che dovrà richiedere i soldi ai soci della cooperativa.
Se non dovessero concretizzarsi tali proposte, anche laddove mancasse una solo versamento da parte di un socio, il commissario relazionerà al Ministero circa l’impossibilità di proseguire la gestione commissariale.