PARCO FALCONE E BORSELLINO: DITTA IRREGOLARE CON IL FISCO, SALTA AGGIUDICAZIONE DEI LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE

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Parco Falcone Borsellino

Riqualificazione “Parco Falcone e Borsellino”: salta l’aggiudicazione all’associazione d’impresa si era aggiudicata i lavori

“Con l’aggiudicazione dei lavori dell’intervento di riqualificazione del parco Falcone e Borsellino – si leggeva in una nota del Comune di Latina lo scorso settembre – si completano gli atti di appalto dei cinque progetti di rigenerazione urbana finanziati con i fondi del Pnrr-Fnc, di cui due – quelli relativi al Palasport – già con i lavori in corso”.

È stata pubblicata il 29 settembre scorso, sull’albo pretorio del Comune di Latina, la determinazione dirigenziale del servizio Decoro e manutenzioni, firmata dall’architetto Micol Ayuso, con impegno di spesa da oltre sei milioni di euro per l’intervento, con la quale risultano affidati ad un raggruppamento temporaneo di imprese composto da tre aziende, che investe il parco cittadino del centro storico. Ad aggiudicarsi i lavoro l’associazione temporanea d’impresa che vedeva come capogruppo la L.D.F. Appalti S.r.l. con sede ad Ardea, insieme ad altre due società: la Effebi S.r.l., con sede a Partinico (Palermo) e GE.CO.S. S.r.l., con sede a Pomezia. Il ribasso è stato del 30,123% per un totale complessivo di 3.607.033,63; euro. 

“Prosegue a ritmo serrato il nostro impegno per cambiare volto alla città – aveva dichiarato il vice sindaco Massimiliano Carnevale con delega ai Lavori pubblici e Pnrr – Grazie al duro lavoro degli uffici si è infatti proceduto all’affidamento dei lavori di due opere strategiche per garantire ai nostri concittadini spazi decorosi e vivibili. In particolare, l’intervento sul parco Falcone e Borsellino offrirà nel cuore della città uno spazio verde, curato, con servizi adeguati e soprattutto in sicurezza”.

“Colgo l’occasione – aveva affermato il sindaco Matilde Celentano – per ringraziare tutti gli uffici che in tempo record si sono adoperati per portare a casa il risultato, scongiurando il rischio di perdere i finanziamenti. Tra poco più di un anno la città di Latina avrà un parco con una nuova pista di pattinaggio, un’area fitness, un sistema di videosorveglianza, wi-fi, nuove panchine ed arredi per il relax, chioschi e servizi”.

Tutto bene se non fosse che, successivamente, il servizio del Comune di Latina “Appalti e contratti” ha trasmesso l’esito delle verifiche sulle dichiarazioni rese dalle tre società, facenti parte del raggruppamento d’impresa. Dai controlli effettuati – spiega una determina del servizio “Decoro” del Comune di Latina, risalente al 3 novembre – sull’anagrafe tributaria sono presenti violazioni definitivamente accertate e non, nei confronti dell’impresa EFFEBI S.r.l., per un importo complessivo superiore a ciò che è stabilito dall’articolo 48-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602.

Un decreto che parla chiaro: “Prima di effettuare, a qualunque titolo, il pagamento di un importo superiore a diecimila euro”, le amministrazioni “verificano, anche in via telematica, se il beneficiario è inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a tale importo e, in caso affermativo, non procedono al pagamento e segnalano la circostanza all’agente della riscossione competente per territorio, ai fini dell’esercizio dell’attività di riscossione delle somme iscritte a ruolo”.

Al che il Servizio Decoro ha inviato richiesta di spiegazioni alla impresa EFFEBI S.r.l., la quale ha confermato l’esistenza delle violazioni definitivamente accertate, di cui era a conoscenza prima della presentazione dell’offerta, adducendo spiegazioni ritenute insufficienti.

Inoltre, la L.D.F. Appalti S.r.l. “capogruppo mandataria” dell’ATI, comunicava alla associata mandante EFFEBI S.r.l., di essere venuti a conoscenza della mancanza in capo a quest’ultima, del requisito fondamentale ai fini della partecipazione alla gara, e dichiarava l’intenzione di sostituirla con altra impresa.

Una soluzione, quella della sostituzione, che non ha trovato accoglimento da parte dell’ente di Piazza del Popolo, in quanto, nonostante la flessibilità maggiore del nuovo codice degli appalti, “nel caso specifico, si tratta di un raggruppamento in fase di costituzione, che prima della presentazione dell’offerta, si trovava nelle chiare condizioni di poter e dover prioritariamente comporre una compagine di partecipazione dotata di tutti i requisiti di ordine generale e speciale”.

“Le misure adottate dal raggruppamento – continua la determina firmata dalla dirigente Mcol Aysuo – sono ritenute intempestive, in quanto si posizionano a valle della presentazione dell’offerta e denunciano un mancato riguardo rispetto alla veridicità delle dichiarazione rese in sede di offerta”.

Senza contare che per il Comune, seppure dovesse accettare la sostituzione della EFFEBI, considera le altre due società non in possesso dei requisiti di qualificazione adeguati ai lavori da eseguire”.

In sostanza, al Comune non risulta veritiera in riferimento alle violazioni fiscali della Effebi la documentazione presentata in sede di gara. Per il Comune, che cita il DLgs 36/2023, le violazioni afferiscono ad obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali.

Ecco perché il Comune, in autotuela, esclude le tre società e affida i lavoro al secondo classificato: Conscoop di Forlì, costituito da ATS Monte Maggiore Soc. Coop. (della provincia di Foggia) e S.C.A.F. Società Cooperativa Appaltatori Foggia, più CLER Soc. Coop. – Cooperativa Lavoratori Elettrici Romani di Ariccia.

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