Mercato ortofrutticolo di Latina, il commissario governativo avverte i soci: “Cessate immediatamente le condotte contrarie alle norme di sicurezza”
Il commissariamento del Mol di Latina si fa sentire. Sara Agostini, il commissario nominato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con un decreto direttoriale del 4 ottobre scorso, ha inviato una comunicazione ai soci del mercato ortofrutticolo con diverse prescrizioni da seguire.
Come noto, a determinare il commissariamento del Mol è stato il verbale di revisione ordinaria sottoscritto lo scorso 2 marzo 2023, con il quale il revisore incaricato ha proposto l’adozione del provvedimento di gestione commissariale.
Alla base della decisione, le gravi irregolarità nella gestione dell’ente. Sull’effettività della platea sociale, è stato rilevato il mancato rispetto del Regolamento interno. In relazione alla tenuta degli equilibri finanziari, si è consumato il mancato concorso di alcuni soci alla copertura delle spese dei servizi comuni e l’esistenza di poste creditorie di dubbia esigibilità.
E ancora: per la parità di trattamento, rilevata una gestione dell’assegnazione degli stand non in linea con le disposizioni regolamentare. Deficitario il principio di trasparenza poiché è evidente un’insufficiente informativa sulla disponibilità degli stand e sulle importanti questioni rilevanti per le ricadute sulla società e sui soci medesimi.
Insomma un lungo elenco di mala gestio che ora è corroborato anche dalla relazione del Responsabile della Sicurezza Claudio Amoruso che evidenzia diverse criticità.
Secondo il responsabile, la quasi totalità degli esercenti non rispetta le norme di viabilità e uso corretto degli spazi comuni. Le aree di camminamento pedonale sono spesso usate come aree di stoccaggio della merce o come aree di deposito. Le aree di parcheggio vengono, invece, utilizzate senza rispetto degli spazi e spesso in modo improprio. All’interno del mercato ortofrutticolo il personale dipendente degli esercenti non indossa il tesserino di riconoscimento così come previsto dal DUVRI sottoscritto da tutti. Le aree riservate al parcheggio e ricarica batterie dei carrelli elevatori in alcuni casi vengono utilizzate come parcheggi per vetture private e motocicli. Infine, l’area destinata alla raccolta e riduzione dei rifiuti è mantenuta in modo disordinato e spesso i rifiuti risultano accatastati e non negli specifici cassoni.
Una relazione durissima che ha fatto sì che il commissario governativo inviasse agli stessi esercenti una comunicazione ufficiale che intima di cessare immediatamente con le condotte contrarie alle norme sulla sicurezza.
Tutti i soci che hanno posizionato manufatti permanenti sotto le pensiline dovranno procedere alla loro rimozione entro quattro giorni. Infine, il commissario ricorda che a febbraio scorso i Vigili del Fuoco avevano rilevato la presenza di “materiale combustibile nelle aree esterne e in quelle poste sotto le pensiline, in alcuni stand anche ad attività lavorativa cessata”. Ecco perché da ora in poi i soci sono tenuti rispettare e a far rispettare al proprio personale quanto indicato sia dal Responsabile della sicurezza sia dai Vigili del Fuoco.