Caso Karibu-Aid, dopo gli arresti della fondatrice e della figlia, interviene il sindacato che primo ha denunciato le irregolarità tra i dipendenti
“La Uiltucs Latina ed i lavoratori tutti che rappresentiamo esprimono forte ringraziamento agli inquirenti sul lavoro e sui sviluppi della Vertenza Coop Karibu e Consorzio AID, una percorso vertenziale iniziato da mesi grazie alla responsabilità e determinazione dei tanti lavoratori e lavoratrici compreso le tante denunce anche di minori, ospiti delle case per minori.
Le nostre posizioni, la tanta documentazione, le tante dichiarazioni, che evidenziavano il mancato pagamento di circa 400mila euro di retribuzioni e competenze non pagate, oggi rispondono grazie al lavoro degli organi competenti alle tante famiglie, ai tanti lavoratori che hanno, con il loro coraggio seguito ed esposto dalla Uiltucs Latina, contribuito all’interruzione di una vera e propria emorragia del denaro pubblico.
Abbiamo sin dall’inizio come Uiltucs Latina cercato di denunciare e gridare che le risorse destinate all’accoglienza ed integrazione venivano distorte sino ad arrivare al mancato pagamento dei salari, in alcuni casi sino a 20 mensilità. Siamo sicuri che il coraggio dei lavoratori, il nostro lavoro di categoria che rappresenta questi lavoratori, arriverà a compimento e di conseguenza risponderà a questi lavoratori con l’indennizzo delle spettanze.
Ricordiamo che sul nostro territorio sono stati erogati ben 62milioni di fondi pubblici (fonte MINISTERO DELL’INTERNO) attraverso progetti. Oggi ancora i lavoratori non hanno percepito nulla, una vertenza della Uiltucs Latina nella quale siamo fieri di aver interrotto questo flusso di denaro pubblico a questi fantomatici rappresentanti dell’accoglienza e dell’integrazione. A questi lavoratori e a queste lavoratrici non potrà mai essere riconsegnato il lavoro, è stato distrutto da personaggi che con il sacrificio dei tanti lavoratori e dei tanti migranti hanno incassato solo il profitto. Siamo certi che le spettanze ai lavoratori saranno erogate ma il lavoro in questa vicenda è stato distrutto e calpestato”.