Disputa familiare degenera in una aggressione per strada e un pestaggio: arrestati due coniugi dalla Polizia di Cisterna
Udienza di convalida dell’arresto per i due coniugi residenti a Cisterna, incarcerati per rapina e lesioni personali ai danni della nuora a cui hanno sottratto la bimba di 5 anni. Si tratta di Roberto Gorgevik, associato al carcere di Latina, e della consorte, Slavka Pavlovic, ristretta al carcere di Rebibbia di Roma, entrambi difesi dall’avvocato Coronnella. I due, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, hanno scelto di rispondere alle domande.
I suoceri della vittima hanno sostenuto di non aver picchiato la donna di 29 anni, spiegando di aver messo in atto la loro azione solo perché sono preoccupati per la nipote di 5 anni, la quale non è stata trattenuta ma è stata data al loro figlio, ossia al padre della bambina e compagno della ragazza aggredita.
Il legale ha chiesto per loro una misura meno restrittiva del carcere dove si trovano, tuttavia il Gip Bortone non ha ritenuto fondate le spiegazioni della coppia e, convalidando l’arresto, li ha lasciati nei rispettivi istituti carcerari.
L’arresto dei due coniugi è avvenuto mercoledì 18 ottobre quando un cittadino ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato in quanto, nel transitare sulla SS 148 Pontina, a pochissimi chilometri da Aprilia, aveva notato da lontano una concitazione tra alcune persone e, al termine, dopo che una delle due auto presenti era ripartita, era rimasta in strada una ragazza da sola.
La pattuglia del Commissariato di Cisterna è intervenuta sul posto, individuando effettivamente la presenza di una ragazza di 29 anni in evidente stato di prostrazione, subito accompagnata presso gli Uffici di Polizia.
Una volta in Commissariato, la donna ha sporto querela contro i propri suoceri dichiarando di abitare con il compagno e la propria figlioletta di 5 anni, presso l’abitazione dei predetti. La donna ha raccontato che da tempo vive in un clima di vessazioni e di prepotenze proprio degli stessi conviventi a Cisterna; per questo aveva preso la decisione irrevocabile di far ritorno presso la sua famiglia che vive nel Nord Italia, in Emilia Romagna.
A tale scopo, nel pomeriggio del 18 ottobre, dapprima la donna ha ripreso la figlioletta da scuola, l’ha caricata in macchina e ha iniziato il viaggio che, però, è durato solo pochi chilometri. Infatti, i suoceri, a bordo della propria autovettura, si erano già messi alla ricerca della ragazza, che aveva esternato in precedenza le sue intenzioni di tornare dalla sua famiglia.
I coniugi hanno intercettato l’autovettura della ragazza sulla strada statale Pontina, a poca distanza da Aprilia, e le hanno tagliato la strada, obbligandola a fermarsi. Gli stessi, scesi dalla loro auto, secondo la ricostruzione della Polizia, hanno aperto le portiere dell’altra auto malmenando la ragazza e portando via con loro la bambina, ma lasciando la ragazza senza auto e senza cellulare, così che da non poter chiedere aiuto.
Il provvidenziale intervento dei poliziotti e l’indagine lampo attivata dagli investigatori della Sezione Anticrimine del Commissariato di Cisterna ha permesso di ricostruire l’accaduto e, in brevissimo tempo, di ritrovare l’auto e la bambina, immediatamente restituite alla malcapitata ragazza e infine identificare e catturare i due suoceri, tratti in arresto per i reati di rapina e lesioni personali.