Riunione congiunta delle Commissioni Urbanistica e Ambiente per la domanda di realizzazione dell’impianto di biometano a Borgo Carso. Presto una assemblea pubblica nel luogo dove dovrebbe sorgere l’impianto
Ieri pomeriggio, 10 ottobre, si sono riunite congiuntamente la Commissione Urbanistica, con presidente il consigliere comunale della Lega Roberto Belvisi, e la Commissione Ambiente, presieduta dal consigliere comunale Alessandro Porzi, per affrontare il tema della costruzione dell’impianto a Biometano in strada Casal delle Palme, località Borgo Carso, avanzata dalla società Neoagroenergie srl.
La domanda da parte della società era stata presentata nell’ottobre 2022 attraverso la procedura semplificata denominata PAS (Procedura Abilitativa Semplificata, strumento previsto dal D.Lgs. 3 marzo 2011 n. 28 per i casi di intervento relativamente ad impianti a fonti rinnovabili), per realizzare un impianto biogas sotto la potenzialità pari a 500 Smc/h. In questi casi la procedura prevede che il progetto non va avanzato in Conferenza di servizi ma direttamente all’amministrazione comunale dove insiste il terreno dove dovrebbe sorgere l’impianto.
Le due Commissioni si sono riunite congiuntamente dietro i dubbi e gli interrogativi sollevati dai residenti della zona, preoccupati per l’alterazione del paesaggio e per eventuali danni che possono essere arrecati alla salute dei cittadini.
L’impianto produrrà biometano da fonte rinnovabile (biogas) alimentato da sottoprodotti sottoposti a processi di digestione anaerobica e upgrading biogas, di capacità produttiva di biometano pari a 500 Smc/h.
Durante i lavori della commissione i presidenti fanno sapere che seguirà un approfondimento tecnico per capire se la documentazione prodotta e presentata durante il periodo di commissariamento del Comune è tutta regolare e completa; dietro richiesta del consigliere Vincenzo Valletta si è poi votato all’unanimità per effettuare la prossima commissione all’esterno presso il luogo dove dovrà sorgere l’impianto. Durante la commissione è intervenuto l’asvvocato Iacobelli in rappresentanza dell’associazione Comitato No Biogas Latina.
In ultimo, si è votato per demandate agli uffici la mappatura dei siti di produzione Biogas esistenti e /o in fase di realizzazione o in fase di istruttoria sul territorio comunale. La commissione si è conclusa decidendo di riprendere in mano i lavori sul regolamento degli impianti rinnovabili sul territorio di Latina fermo dal 2014. Il presidente Roberto Belvisi (Lega) a breve sempre in commissione congiunta conferma l’intenzione sua e di tutta l’amministrazione di concludere l’iter amministrativo per la regolamentazione di questi impianti.
Presente alla Commissione anche la consigliera comunale d’opposizione Maria Grazia Ciolfi (Movimento Cinque Stelle).
“Sul tema della realizzazione di un impianto a Biogas a Borgo Carso, in strada Casal delle Palme, è necessario spogliarsi della veste partitica e assumere quella di consiglieri comunali per operare insieme nell’interesse della collettività”, sottolinea Ciolfi che ricorda di come c’è stata tra i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione linea identica per la tutela dei cittadini che risiedono nei pressi dell’area in cui dovrebbe sorgere la struttura di trattamento dei rifiuti e produzione di energia.
“È necessario affrontare la questione con rigore, partendo dalla normativa vigente e dall’esame della documentazione tecnica. Solo con le carte alla mano possiamo avere contezza delle eventuali criticità e incidere politicamente per dare risposte alla cittadinanza”, afferma Ciolfi.
Da tempo il tema è all’attenzione del gruppo giovani del M5S di Latina, con Ludovica Bertassello, Luca Pietrolucci, Federica Lauretti e Alessandra Garzon – spiega una nota dei pentastellati – che hanno raccolto l’istanza e le preoccupazioni di alcuni residenti della zona interessata. Tre i fronti su cui è fondamentale agire: “La pianificazione dell’impiantistica per i rifiuti – spiega la consigliera – con l’analisi del fabbisogno sul territorio e l’individuazione delle aree opportune per l’impianto. Un passaggio importante al fine di contenere il proliferare scomposto di impianti che, per sostenersi economicamente, potrebbero avere necessità di richiamare rifiuti da fuori comune o fuori provincia”.
“Altro punto fondamentale – continua Ciolfi – è garantire la partecipazione dei cittadini agli iter procedurali attivando gli strumenti giuridico-amministrativi che consentano alla comunità di prendere parte al processo decisionale. Infine, terzo ma non ultimo in ordine di importanza, la regolamentazione: è necessario dotarsi di un regolamento che consenta all’amministrazione comunale di imporre vincoli e prescrizioni relativamente alla realizzazione degli impianti, anche alla luce dei cospicui fondi europei che ne favoriscono la creazione”.
“Come Movimento, nel merito della questione dell’impianto in oggetto e in generale dell’impiantistica del ciclo dei rifiuti riteniamo debba essere normata adeguatamente e soprattutto pianificata dove effettivamente necessaria a garantire l’autonomia energetica e della gestione del ciclo dei rifiuti territoriale. Per questo – conclude la consigliera – sono necessari controllo e regolamentazione nell’interesse dei cittadini e delle imprese che intendono investire in questo tipo di attività”.