Una molotov scagliata contro la sede dell’Asam di Aprilia, l’azienda speciale in liquidazione da anni. Messaggi contro il sindaco
Sembra un vero e proprio atto minatorio quello avvenuto stanotte contro la sede dell’Asam di Aprilia, l’azienda speciale multiservizi della città del nord pontino
La scoperta è stata fatta immediatamente dopo che la bottiglia infuocata ha danneggiato l’ingresso della sede della società che si trova in Piazza Mostardas. Ai Vigili del Fuoco è arrivata una telefonata che segnalava una telefonata al centro “Il Tulipano”. Sul muro, nel luogo di un incendio che fortunatamente non aveva preso piede, sono apparsi sul muro dell’aziende alcune scritte minacciose contro il sindaco di Aprilia, Lanfranco Prinicipi, e i tre liquidatori della multiservizi. In particolare nei confronti del cittadino c’era scritto un messaggio: “Principi ci avevi promesso via i testimoni”, con a seguire una sorta di firma con il numero (666), che nella simbologia rimanda a un numero satanico.
Sul luogo, oltreché ai Vigili del Fuoco, anche i Carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia che hanno iniziato a ricostruire i contorni dell’azione fatta da mani ignote.
Pochi giorni fa, il sindaco Principi aveva annunciato il prolungamento dello stato di liquidazione dell’azienda dopo la nuova azione di risanamento con l’adesione alla rottamazione quater. È in questo contesto che gli investigatori potrebbero scavare nell’indagine così da risalire ai responsabili del gesto balordo. Il proseguo dello stato di liquidazione potrebbe aver fatto indispettire qualcuno tra i lavoratori, anche il rimando ai “testimoni” non ha molto a che vedere con questa ipotesi.
Solo a maggio scorso, l’ex sindaco di Aprilia, Antonio Terra, annunciava che “grazie al lavoro dei liquidatori, dottor Daniele Giuncato, dottor Maurizio Ottaviani e dottor Davide Di Battista, con i quali ho lavorato fianco a fianco gli ultimi 5 anni, e ad un’attenta gestione, il piano di risanamento voluto dall’amministrazione comunale ha permesso di portare i debiti da 17 milioni e 200 mila euro a 800.000 mila euro”.
Anni fa, nel 2011, vi furono gli attentati di fuoco nei confronti delle auto del direttore del personale Asam, Ilvo Silvi, e del direttore generale, Fabio Biolcati Rinaldi. Anche l’assessore alle Finanze, Antonio Chiusolo, due anni più tardi, fu destinatario di tre atti intimidatori. A gennaio 2020, invece, la misteriosa bomba a mano lasciata all’ingresso della sede della Nuova Tesei bus, il gestore del servizio di Trasporto Pubblico Locale.
La notte scorsa – recita una nota ufficiale del Comune di Aprilia – un grave atto intimidatorio è stato consumato ai danni del sindaco di Aprilia Lanfranco Principi. Qualcuno ha scagliato una bottiglia incendiaria verso l’ingresso dell’Azienda Municipalizzata Aprilia Multiservizi e lasciato una scritta sulle mura della sede che lasciano intendere in maniera chiara il movente del gesto.
Il Primo Cittadino ha già sporto denuncia verso ignoti e fornito ai carabinieri del Reparto Territoriale di Aprilia tutte le informazioni utili per poter fare chiarezza sulle motivazioni del gesto e per agevolare il lavoro dei militari, al lavoro per stringere il cerchio intorno ai responsabili.
“Come amministrazione non possiamo che condannare un gesto vile e sconsiderato – commenta il Sindaco – che nasce dalla volontà forse di gettare un’ombra, forse addirittura deviare le azioni amministrative poste in essere al solo scopo di risanare l’azienda e agire per renderla un fiore all’occhiello. Confido nell’operato dei carabinieri di Aprilia e del loro comandante, il tenente colonello Paolo Guida, già al lavoro per fare chiarezza su quanto accaduto. Mi sento di esprimere solidarietà nei confronti dei liquidatori della municipalizzata, ancora una volta finiti nel mirino per il solo fatto di aver svolto il proprio lavoro sempre con correttezza, serietà e imparzialità. Da parte mia mi sento di dire che l’amministrazione non ha intenzione di arretrare di un millimetro rispetto alle decisioni prese per garantire il bene della collettività. Le pressioni psicologiche e le minacce non serviranno ora né mai a deviarci dal percorso intrapreso per il bene della città”.
“Stanotte – scrive in una nota il gruppo politico “L’Altra Aprilia” – ignoti hanno lanciato una bottiglia contenente liquido infiammabile presso la sede dell’ASAM in liquidazione e scritto sulle mura minacce rivolte al Sindaco Principi. L’intera coalizione di maggioranza intende esprimere la massima ed incondizionata solidarietà al Sindaco e all’uomo Lanfranco Principi che dallo scorso mese di maggio sta guidando la Città di Aprilia tra mille difficoltà con abnegazione ed impegno quotidiano.
La coalizione non si lascerà intimorire da qualche “scapestrato’’ di turno. L’obiettivo da raggiungere è chiaro a tutti, riqualificare la nostra città senza scendere a compromessi, rappresentando gli interessi collettivi e soprattutto dei più fragili. Saremo inflessibili sui principi del viver civile e del legittimo confronto nel rispetto reciproco delle idee alla base di una civile convivenza. Sindaco stia tranquillo che tutta la maggioranza farà squadra ancor di più attorno alla sua azione politica. L’accaduto deve costituire un rinnovato stimolo ad accelerare la nostra azione politica. La città di Aprilia merita di più”.
“Ritengo preoccupante quanto avvenuto nella notte nella città di Aprilia. Il lancio di una bottiglia incendiaria verso l’ingresso dell’azienda Municipalizzata Aprilia Multiservizi e la scritta contro il sindaco lasciano sconcertati. Esprimo la mia solidarietà e vicinanza al sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi, bersaglio di inqualificabili minacce. Quella scritta è un gesto vile, su cui mi auguro si faccia luce al più presto individuando i responsabili. Si tratta di una scritta indegna che non fermerà l’operato di un sindaco che vuole cambiare il volto di una città da anni bloccata nell’ immobilismo. Sono certo che queste minacce non fermeranno il suo ottimo lavoro. Mi auguro che gli autori del gesto intimidatorio vengano assicurati alla giustizia.
Concludo con un’amara riflessione. Ancora una volta gli amministratori locali vengono attaccati violentemente durante l’espletamento del proprio mandato politico democraticamente esercitato per volere dei propri cittadini. Ritengo necessario aprire una seria riflessione su quanto avviene nella nostra provincia. Occorre tenere alta l’attenzione e contrastare con ogni mezzo la criminalità, diffondendo in tutte le sedi la cultura della legalità”.
Lo dichiara Enrico Tiero, vice portavoce di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio