Danneggiata di nuovo l’auto della Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio Monica Sansoni
Un secondo atto minatorio nei confronti della Garante dell’infanzia di Regione Lazio, Monica Sansoni, è stato denunciato ai Carabinieri di Latina che sin da primo danneggiamento stanno svolgendo le indagini.
Stavolta, una delle fiancate dell’auto è stata completamente rigata probabilmente da un cacciavite o comunque da un corpo contundente. L’auto era parcheggiata in una stradina molto appartata sotto casa della Garante per cui chi ha voluto colpire è andato di proposito in quel luogo per lasciare il suo segnale.
Un secondo episodio che difficilmente risulta slegato del primo accaduto venerdì 22 settembre quando l’auto di Sansoni era stata fortemente danneggiata da una mano al momento ignota. La garante aveva parcheggiato il mezzo, riconoscibile dal tesserino della Regione Lazio, sempre sotto casa, in una zona residenziale del capoluogo.
Gli investigatori dei Carabinieri che si occupano del caso, dopo che è stata presentata una denuncia in Questura, starebbero battendo la pista del movente minatorio ai danni della garante, in ordine a una inchiesta che Sansoni porta avanti a livello laziale su una rete di pedofili e su traffici di materiale pedopornografico.
A condurre le indagini il Procuratore Aggiunto di Latina, Carlo Lasperanza, per un caso che sta tenendo alta l’attenzione degli organi investigativi, anche alla luce degli ultimi episodi in cui sono finiti coinvolti due docenti nel Lazio: si tratta del 49enne, ex professore in un liceo a Latina e diacono sospeso dalla Diocesi, Alessandro Frateschi, di Terracina, raggiunto negli ultimi mesi da ben due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, e dell’altro professore di Tivoli ed ex dirigente dell’Azione Cattolica, il 46enne Mirko Campoli, indagato anche lui per accuse affini.
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A settembre, l’ex professore del liceo “Majorana” di Latina era stato interrogato per il caso del giovane (all’epoca dei fatti 14enne) che lo ha denunciato dopo l’emergere della notizia a luglio. Tra i particolari più sconcertanti e gravi della vicenda denunciati dal ragazzo che oggi ha 18 anni, ci sono quelli che fanno riferimento a una partita di calcio guardata in televisione, nel giugno 2018, quando il professore lo avrebbe spogliato e toccato nelle parti intime, non prima di avergli fatto vedere un “porno” dove a compiere atti sessuali era un prete.
Ecco, nel quadro di queste vicende, parrebbe che tra il professore pontino e l’ex dirigente dell’Azione Cattolica ci sarebbero dei legami, tanto che sembrerebbe che i due si conoscessero e si fossero scambiati materiale sotto la lente della Procura di Latina e recuperato da cellulari e computer sequestrati. A far emergere la storia sarebbe stata proprio il Garante Sansoni che ha intessuto nei mesi una robusta opera di ricerca di verità e si è adoperata per aiutare le giovani vittime.
La Procura di Latina, quindi, sta passando al setaccio proprio quest’ultimo episodio minatorio, con l’ipotesi che sia collegato alle indagini per pedofilia e scambio di materiale pedopronografico. Senza contare che dopo il danneggiamento di venerdì 22 settembre ai danni dell’auto di Sansoni, è emerso un nuovo caso di intimidazioni ai danni di una famiglia di un giovane che aveva denunciato storie di abusi. Ad essere danneggiato, stavolta, il portone di casa della famiglia.
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