I Carabinieri di Sabaudia hanno tratto in arresto in flagranza di reato un uomo di 36 anni residente a Sabaudia per maltrattamenti in famiglia
Non appena è arrivata al numero di emergenza 112 NUE una segnalazione da parte di una donna che richiedeva l’intervento dei Carabinieri per una violenta aggressione in atto, lungo la strada, da parte di un uomo nei confronti di un’altra donna, i militari della Stazione Carabinieri di Sabaudia sono arrivati immediatamente sul posto e hanno constatato la presenza di un soggetto, 36enne di nazionalità indiana, in evidente stato di ebbrezza e di una donna in evidente difficoltà.
L”uomo, marito della donna, I’aveva aggredita fisicamente al culmine di una lite accesa e, pertanto, i militari hanno posto immediatamente la stessa in sicurezza affidandola alle cure dei sanitari. L’uomo è stato tratto in arresto in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia: la loro relazione infatti era stata caratterizzata da violenze fisiche e psicologiche da parte dell’uomo verso la moglie, come ha poi confermato la donna, ascoltata dai militari dell’Arma.
In particolare, la stessa ha riferito di aver subito reiterate condotte di maltrattamenti familiari consistiti in aggressioni fisiche e minacce anche alla presenza della figlia minore, nonché di essere sottoposta ad un sistema di vita particolarmente vessatorio. La donna aveva già denunciato il marito in precedenza, per poi ritirare la medesima denuncia.
Secondo quanto raccontato dalla vittima, il marito era ubriaco e, dopo essere tornato a casa, l’ha aggredita fino a picchiarla, lanciandole addosso una scarpa, un coltello e infine dell’acqua bollente. Dopo l’arresto, la donna è stata curata dai sanitari e dimessa con una prognosi di 7 giorni.
L’uomo è stato tratto in arresto e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso Ia Procura della Repubblica di Latina, tradotto presso la casa circondariale di Latina.
Stamani, il 36enne, difeso dall’avvocato Giuffrida, è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese per l’udienza di convalida. L’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il gip ha convalidato l’arresto ma ha rimesso in libertà il 36enne, emettendo un provvedimento di divieto di avvicinamento alla parte offesa.
L’attenzione del Comando Provinciale Carabinieri di Latina rimane alta e costante sui reati inerenti la violenza di genere, per cui – ricorda l’Arma in un comunicato – é fondamentale la collaborazione di tutti, non solo degli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto della cittadinanza, la quale è invitata a “fare rete- per prevenire l’odioso reato di violenza di genere segnalando al numero di emergenza 112 qualsiasi situazione dubbia e casi di sospetta violenza di cui venga a conoscenza, per dare l’opportunità alle Forze dell’Ordine di intervenire con efficacia, prima che sia troppo tardi, per proteggere le donne vittime di violenza che non hanno la forza di chiedere aiuto.
“Allo stesso tempo – spiegano i Carabinieri – ci rivolgiamo alle vittime, chiedendo loro di denunciare, senza timore, ciò che accade loro perché saranno ascoltate in un ambiente protetto, senza essere giudicate, ma con tutta la professionalità che meritano perché le violenze domestiche non sono né un fatto privato, né un amore da perdonare, ma sono un reato, in cui la relazione affettiva costituisce un’aggravante e non una scusante”.