Inchiesta Telonai, in udienza preliminare arrivano le assoluzione: tutti gli imputati sono stati assolti dal Tribunale di Latina
Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese, ha assolto tutti e sei gli indagati con formula piena, coinvolti nell’inchiesta “Telonai”.
L’operazione della Guardia di Finanza, denominata “Telonai” (il nome deriva dall’antica Grecia: gli esattori delle imposte indirette), si era conclusa il 25 settembre 2018 quando i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina avevano dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali agli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, su richiesta dei Sostituti Procuratori Luigia Spinelli e Giuseppe Bontempo, nei confronti di 6 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falso ideologico e truffa ai danni dello Stato.
Le indagini di polizia giudiziaria, condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria ed eseguite anche mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, avrebbero messo in evidenza – spiegava una nota della Guardia di Finanza – un sistema corruttivo attuato tra pubblici funzionari e professionisti pontini con alcuni imprenditori romani, ai danni del Comune di Pontinia.
Secondo gli inquirenti, gli indagati, in concorso tra loro, si sarebbero attivati per pilotare l’affidamento del servizio di riscossione dei tributi del Comune di Pontinia, con l’intento di consentire l’aggiudicazione a una specifica società in cambio della promessa di future utilità. Ciò sarebbe avvenuto attraverso la predisposizione concordata degli atti propedeutici a detto affidamento. Nel dettaglio, le promesse illecite: l’assunzione della figlia del pubblico ufficiale corrotto presso una delle società interessate e l’affidamento, a uno dei professionisti coinvolti, dell’incarico di consulente per la gestione del contenzioso legale, derivante dalla riscossione dei tributi.
Furono dodici le persone complessivamente indagate, tra cui l’allora sindaco di Pontinia e ex Presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici (in seguito archiviato) e l’ex consigliere comunale di Latina, Giorgio Ialongo (archiviata anche la sua posizione). Agli arresti domiciliari finirono Luigi Subiaco, medico e all’epoca assessore del Comune di Pontinia, l’avvocato Raffaele Scirè, il commercialista Gianfranco Castellano, Giorgio Sottile e gli imprenditori Maurizio Filiberti e Marco Marchetti.
Tutti sono stati assolti dal Gup Molfese per un procedimento che aveva visto la chiusura delle indagini solo nel 2021, a fronte delle misure di custodia cautelare arrivate nel 2018. Poco dopo gli arresti, sempre nel 2018, il Riesame di Roma aveva annullato l’ordinanza che aveva posto ai domiciliari gli indagati. All’esito dell’udienza preliminare, davanti al Pubblico Ministero Giuseppe Bontempo, sono stati assolti perché il fatto non sussiste Scirè, Subiaco, Castellanto, Sottile, Filiberti e Marchetti.