Nella giornata del 7 settembre si è tenuto in incontro tra i vertici di Acqualatina, in primis l’AD Marco Lombardi e le associazioni dei consumatori: Assoconfam, Assoconsitalia, Codacons, Codici e Federconsumatori.
L’incontro, richiesto dalle Associazioni, aveva lo scopo di affrontare e risolvere alcune procedure che vengono applicate dal Gestore del Servizio Idrico Integrato agli utenti che, a parere delle Associazioni non rispondono alla delibera di ARERA, cioè l’Autorità che ha competenza sul settore dell’energia elettrica, del gas, del servizio idrico e sui rifiuti.
Le contestazioni rappresentate al gestore riguardavano in particolare:
- il trattamento delle perdite occulte ovvero la procedura, seguita dal gestore per applicare il consumo stimato alle nuove utenze in caso di perdite occulte, cioè quelle perdite di cui l’utente non può rendersi conto per i più svariati motivi;
- la procedura seguita in caso di perdite occulte nel caso di utenze che hanno uno storico delle letture pari ad almeno due anni;
- la procedura di messa in mora per gli utenti morosi per necessità.
Nel primo caso, e dopo ampia discussione, il gestore ha convenuto sulle motivazioni rappresentate dalle Associazioni con le quali è stata individuata una soluzione consensuale per consentire agli utenti di pagare il prezzo corretto in caso di perdita occulta.
Sul secondo punto, relativo al ricalcolo del consumo per un periodo inficiato da perdita idrica occulta (cioè ignota all’utente), che deve misurare un consumo pari al doppio rispetto ai due anni precedenti, le Associazioni hanno dimostrato al Gestore che esso non sta applicando in modo corretto la delibera emanata da Arera al riguardo, per cui è stato fornito ad Acqualatina il parere interpretativo sulla delibera 311/2019 che l’Autorità ha fornito su richiesta dell’OTUC, cioè l’Organismo provinciale al quale le associazione aderiscono. Il gestore si è riservato di approfondire il tema e di far apportare i correttivi al sistema informatico al fine di conformarsi al dettato dell’Autorità.
Per quanto riguarda, infine, la procedura di messa in mora agli utenti morosi, le Associazioni hanno fatto notare che spesso il sollecito bonario riporta un determinato importo dell’insoluto, mentre successivamente, con la raccomandata di messa in mora risultano altre somme anche relative a fatture non oggetto di sollecito. Sul punto il Gestore si è riservato di verificare quanto segnalato.
A proposito delle morosità che abbiano superato l’anno di mancati pagamenti, è stato evidenziato che sui tavoli di Acqualatina giace una proposta di moratoria/sanatoria per quegli utenti che possano dimostrare di versare in particolari disagi economici, ovvero che hanno subito perdita di posto di lavoro a causa della pandemia o della guerra in Ucraina che hanno fatto lievitare i prezzi di qualsiasi prodotto e dei servizi essenziali, o che abbiano hanno un ISEE basso.
Per queste utenze le Associazioni hanno richiesto una procedura di rateizzazione lunga, senza l’applicazione di interessi di mora.
Ma, sino ad oggi, pur se a conoscenza sia da parte della segreteria tecnica dell’Ato 4, sia da parte del presidente della provincia, anch’esso informato della proposta, e sia da parte del gestore, non si è avuto nessun riscontro.
Continueremo, conclude il comunicato stampa di Assoconfam, Assoconsitalia, Codacons, Codici e Federconsumatori, a chiedere con forza di esaminare i vari casi del genere e, per quelli che versino nelle situazioni previste, chiederemo di accogliere quella che riteniamo una proposta giusta ed opportuna.