L’amministrazione comunale di Aprilia ricorda la figura di Menotti Garibaldi in occasione del 120° anniversario dalla scomparsa. Militare e politico, figlio primogenito dell’Eroe dei Due Mondi e di Anita, dopo aver dato il suo fondamentale contributo all’unità d’Italia, Menotti prese in enfiteusi dalla curia la tenuta di Carano (poi denominata in suo onore Carano Garibaldi), intraprendendo i primi interventi di bonifica.
Dopo la morte, avvenuta per malaria il 22 Agosto 1903 a Roma, la famiglia rispettò la sua volontà di essere nei pressi del casale di Carano, all’interno della tomba di famiglia che custodisce ancora oggi le sue spoglie. Ai funerali, tenuti il 26 Agosto 1903, partecipò anche il poeta e scrittore Gabriele D’Annunzio. Dell’evento si conservano foto d’epoca e l’orazione funebre letta dal Vate d’Italia.
“Tenere vivo il ricordo degli uomini e delle donne che hanno contribuito a realizzare e far crescere questo territorio, divenuto città nel 1937 – sottolinea il sindaco Lanfranco Principi – contribuisce a cementare quel senso di appartenenza che passa necessariamente attraverso la cultura e la storia. Il nome di Menotti Garibaldi rievoca subito il Risorgimento italiano, ma si lega indissolubilmente a queste terre, dove sperimentò i primi tentativi di bonifica per sottrarle alla malaria. Un territorio che amò a tal punto da sceglierlo come luogo di sepoltura. La sua figura e il ricordo delle sue imprese, rinsaldano anno dopo anno il legame tra la nostra comunità e quella brasiliana di Mostardas, città dove nacque il 16 Settembre 1840 e con la quale Aprilia ha stipulato il gemellaggio nel 1996”.