“Nei giorni scorsi si è proceduto allo sgombero della casa cantoniera di Borgo Sabotino, che dal 2021 era stata sede di un patto di collaborazione complesso stipulato tra Comune e 15 associazioni. Come Latina Bene Comune, con la passata amministrazione Coletta, abbiamo incoraggiato e coltivato questa esperienza che rientra in un percorso culturale che rende i cittadini consapevoli e protagonisti della vita sociale e politica della città.
Riteniamo ancora senza dubbio valido questo fondamentale strumento che ha ribaltato il concetto delle scelte calate dall’alto, chiamando le persone a collaborare, proporre, prendersi cura dei beni comuni. Lo abbiamo fatto in alcune scuole, nei parchi, nei quartieri e anche nelle case cantoniere, con 40 patti di collaborazione già attivi e altri ancora che restano in attesa di approvazione. Qui le associazioni hanno svolto e svolgono ancora un ruolo essenziale per la comunità”.
E’ il commento del gruppo consiliare di Lbc, composto dai consiglieri Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton, alla vicenda che ha riguardato la casa cantoniera di Borgo Sabotino.
“Le case di quartiere sono uno strumento innovativo di democrazia partecipata messo a disposizione di tutti – puntualizzano ancora i consiglieri di Lbc – che risponde anche all’esigenza di comitati e associazioni di spazi fisici per svolgere le loro attività sociali, culturali, educative e ricreative. Ogni associazione che partecipa sottoscrive un regolamento approvato in Consiglio comunale e frutto di un lungo lavoro portato avanti dal nostro movimento, che non deve essere disperso.
Non sarà un caso isolato a dichiarare chiusa la stagione della partecipazione, che la sindaca Celentano ha tra l’altro dimenticato nell’assegnazione delle deleghe. Ora l’amministrazione comunale annuncia che i patti sono da rivedere. Vigileremo affinché questa esperienza non vada perduta ma anzi implementata e incoraggiata”.
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